Si parte da Sardegna e Valle D’Aosta per completare lo switch off in Sicilia e Calabria nel 2012.
“Entro il 2010 il 70% degli italiani vedranno la tv con il nuovo segnale digitale. E’ l’effetto dell’anticipazione dello switch off dalla tv analogica al nuovo sistema contenuta nel nuovo calendario indicato dal decreto ministeriale firmato dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola”. E’ quanto ha reso noto il Ministero dello sviluppo economico in una nota, nella quale sono stati riassunti gli aspetti salienti del provvedimento con cui il dicastero ha provveduto a fissare, appunto, i periodi entro cui le regioni dovranno abbandonare definitivamente la tecnologia analogica ed utilizzare esclusivamente quella digitale. Si ricorda che tale provvedimento è stato sottoscritto dal ministro Scajola in attuazione della disposizione contenuta all’art. 8-novies del Decreto Legge 8 aprile 2008, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 giugno 2008, n. 101, secondo cui, al fine di rispettare il termine del 2012 e di dare attuazione al piano di assegnazione delle frequenze, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, non avente natura regolamentare, d’intesa con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, doveva essere definito un calendario per il passaggio definitivo alla trasmissione televisiva digitale terrestre, con l’indicazione delle aree territoriali interessate e delle rispettive scadenze. Nella nota diramata dal Ministero si legge che “il decreto prevede una transizione al digitale progressiva delle varie regioni italiane divise in 16 aree a partire dal secondo semestre del 2009 fino al secondo semestre del 2012”. Le prime ad effettuare la transizione al digitale saranno le aree cosiddette all digital, quali Sardegna e Valle D’Aosta, per le quali sono state confermate le scadenze già fissate. Queste regioni saranno seguite, già nel secondo semestre del 2009, dal Lazio, dalla Campania, dal Trentino Alto Adige e dal Piemonte. Lo spegnimento della tecnologia analogica proseguirà via via nelle altre regioni, fino ad arrivare alle ultime, Sicilia e Calabria, dove la transizione verrà effettuata alla fine del 2012. Il termine preciso in cui avverrà lo switch off dovrà essere indicato nove mesi prima di ciascuna scadenza. “Un processo” – dunque – “regione per regione”, come lo ha definito in una conferenza stampa il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, il quale ha spiegato che tale modo di procedere è stato preferito al “meccanismo complicato” previsto dal governo precedente, che aveva appunto “immaginato una scadenza unica per tutta l’Italia, fissata al 12 dicembre del 2012”. Un percorso, quello delineato dal decreto, che, a detta di Romani, porterà tra un anno e mezzo il 70% del nostro paese ad essere “digitalizzato”. Si tratta di un obiettivo ambizioso che ilministero cercherà di raggiungere anche mediante sovvenzioni. La nota ministeriale informa, infatti, che è stata già prevista l’erogazione di un contributo alle famiglie con reddito inferiore a 15mila euro, destinato all’acquisto di un decoder o di un nuovo apparecchio dotato di ricevitore integrale integrato. (D.A. per NL)