La cd. "manovra estiva" dello scorso anno (D.L. 112/2008, convertito con modificazioni nella legge 133/2008) stabilisce che a partire dal 2008 l’uso degli studi in sede di controllo è consentito solo se questi sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale antecedentemente alla scadenza del relativo periodo di imposta.
Con maggiore precisione, il citato D.L. ha disposto che dal 2009 gli studi di settore devono essere pubblicati entro il 30 settembre dell’anno di entrata in vigore. Sempre in tema, la manovra prevede l’elaborazione regionale e locale degli studi di settore che dovranno tenere in considerazione le diversità territoriali in materia di tariffe, prezzi, cessione beni e servizi. Infatti, il coinvolgimento degli enti locali risponde all’esigenza di calare questo strumento dell’accertamento sempre più nel territorio e garantirne un’effettiva elaborazione “su misura”. Sono altresì previsti 4 interventi correttivi che integrano gli studi di settori adeguandoli alle perdite subite a causa della crisi di questo ultimo periodo. Nello specifico: 1) correttivi relativi al costo delle materie prime, al costo del carburante, al credito d’imposta per caro petrolio e al familiare che svolge esclusivamente attività di segreteria; 2) interventi sugli indicatori di normalità economica, con una rimodulazione dei valori soglia; 3) correttivi congiunturali di settore legati alla riduzione dei margini di redditività; 4) correttivi congiunturali individuali collegati alla contrazione dei ricavi (cfr. circolare 29/E dell’AdE). (L.B. per NL)
Con maggiore precisione, il citato D.L. ha disposto che dal 2009 gli studi di settore devono essere pubblicati entro il 30 settembre dell’anno di entrata in vigore. Sempre in tema, la manovra prevede l’elaborazione regionale e locale degli studi di settore che dovranno tenere in considerazione le diversità territoriali in materia di tariffe, prezzi, cessione beni e servizi. Infatti, il coinvolgimento degli enti locali risponde all’esigenza di calare questo strumento dell’accertamento sempre più nel territorio e garantirne un’effettiva elaborazione “su misura”. Sono altresì previsti 4 interventi correttivi che integrano gli studi di settori adeguandoli alle perdite subite a causa della crisi di questo ultimo periodo. Nello specifico: 1) correttivi relativi al costo delle materie prime, al costo del carburante, al credito d’imposta per caro petrolio e al familiare che svolge esclusivamente attività di segreteria; 2) interventi sugli indicatori di normalità economica, con una rimodulazione dei valori soglia; 3) correttivi congiunturali di settore legati alla riduzione dei margini di redditività; 4) correttivi congiunturali individuali collegati alla contrazione dei ricavi (cfr. circolare 29/E dell’AdE). (L.B. per NL)