Vero e proprio fenomeno nazionale degli ultimi anni, VivaRadio2 appare, sempre di più, come uno di quei pochi (si possono contare sulle dita di una mano) programmi, televisivi o radiofonici, che hanno fatto la storia dell’entertainment italiano, al pari di “Lascia o Raddoppia” di Mike Bongiorno, “Alto Gradimento” (in radio) e “Quelli della notte” (in tv) di Renzo Arbore, il “Grande Fratello” prima edizione. Ci sono milioni e milioni d’italiani che non perderebbero una puntata per niente al mondo; che, alle 13.40 si piazzano in macchina o dovunque siano, sintonizzando le frequenze di Radio2. Certo, a causa dei continui impegni in teatro di Fiorello (foto), con il suo spettacolo “Volevo fare il ballerino…e non solo”, giunto al secondo anno di tour sold out, i tecnici Rai sono costretti a fare i salti mortali per riuscire a trasmettere tutti i giorni: studi improvvisati in alberghi, in giro per l’Italia (come a Pordenone, tanto per fare un esempio), collegamenti estemporanei tra Baldini, a Roma, e Fiorello, chissà dove. Meno male, però, che a Milano, in corso Sempione, ci sono studi Rai di tutto rispetto, dai quali dirigenti, tecnici ed addetti non vedevano l’ora di ospitare i due presentatori ed il loro show esilarante, in occasione della tre giorni milanese del comico siciliano. E proprio qui, invece, è successo qualcosa di spiacevole, che ha spinto le due radio-star a criticare aspramente i vertici Rai di Milano, per un inconveniente che ha rovinato la loro festa. Decine e decine di ragazzi, regolarmente invitati alla trasmissione, sono stati fermati all’ingresso degli studi, nel centro di Milano ed è stato loro impedito d’entrare, nonostante l’invito, esibito come da copione. Il motivo? Il solito intrallazzo italiano: tutti i posti erano abusivamente occupati da dipendenti Rai in orario di lavoro e/o da loro amici e parenti. Come se non bastasse, il trattamento riservato ai due presentatori non è stato certo dei migliori, tant’è che Marco Baldini, al suo arrivo nel parcheggio degli studi, è stato fermato dagli addetti della Sicurezza e la sua vettura perquisita “come spetta ad un terrorista” (così Fiorello ha definito, durante la puntata, il trattamento riservato al suo collega). I due, poi, durante la trasmissione (in diretta) non hanno mancato di far notare l’accaduto e di renderlo pubblico anche nei confronti degli ascoltatori. Ed hanno promesso che questa è stata la loro ultima apparizione negli studi milanesi della Rai. Brutta caduta di stile dei dirigenti di corso Sempione (già al centro di numerose altre polemiche, peraltro) e giusta la denuncia dei due conduttori contro quest’assegnazione dei posti un po’, come si suol dire, “all’amatriciana”. Anzi, in questo caso, “alla milanese”. (Giuseppe Colucci per NL)