Sta per chiudere i battenti Edizioni Donegani, la casa editrice controllata da Finelco, il gruppo di Alberto Hazan (leader in ambito radiofonico, gestendo le emittenti Radio 105, RMC, Virgin e qualche partecipazione in stazioni metropolitane) e da RCS Media Group.
In liquidazione dunque la società che portava in edicola Tribe Magazine (i più attenti si saranno chiesti perché dallo scorso gennaio non lo si trovasse più) e che ancora edita Classic Voice e il bimestrale Voice Opera.
I prodotti però non spariranno perché per Tribe ci dovrebbe essere ancora spazio nel gruppo anche se non è ancora stato reso noto con quale formula, continueranno anche ad essere pubblicate le compilation uscite fino ad oggi con marchi Donegani.
Sono state invece venduti a Paolo Monesi e alla sua xG Publishing Classic Voice e Voice Opera insieme alla web radio dedicata a queste iniziative lanciate da Finelco.
I motivi che hanno portato alla decisione pare siano stati: conti in rosso, mercato difficile, rilancio non riuscito.
La perdita di esercizio Donegani nel 2005 erano state attorno ai 500 mila euro, nel 2006 si è raggiunta quota 800 mila euro su 3,76 milioni di euro di ricavi e anche nel 2007 lo squilibrio è stato abbastanza considerevole (anche se i bilanci non sono stati ancora resi disponibili).
François Le Genisselle, direttore generale di Finelco, ha spiegato che la decisione è stata quella di smettere di pubblicare riviste che trattano generi distanti da quelli del gruppo.
Questa decisione non riguarda però Tribe che continuerà ad essere pubblicato e, a questo proposito, Le Genisselle ha affermato che “Tribe è nata come rivista musicale giovanile, a cui poi si sono aggiunti reportage e articoli di life style” e ha proseguito dicendo che “ora dobbiamo studiare una formula che prenda in considerazione contenuti diversi da quelli che si possono trovare su internet. Ormai la rete offre molto, noi dobbiamo cercare di dare un’alternativa”.Tra le persone che lavoravano alle riviste, tre dovrebbero passare al gruppo di Monesi mentre per le altre stanno pensando ad un ricollocamento all’interno del gruppo Finelco.
Sotto la direzione di Roberto Rossi le vendite di Tribe non erano state mai molto brillanti tanto che nel 2006 il timone delle Edizioni Donegani era passato a Roberto Casalini (ex di Io Donna) ma, nemmeno l’intervento di Casalini, che nel 2006 aveva operato il riposizionamento di Tribe Magazine verso un target più adulto (25-46 anni), era servito a ridare vita alla rivista (e soprattutto ai conti della società).
Per questo è stato necessario lo stop di gennaio e la successiva decisione di chiudere la casa editrice con l’iscrizione alla procedura di liquidazione volontaria datata 19 marzo 08 e col Elisa Todescato nominata liquidatore.
Oltre al restyling, Casalini avrebbe voluto rilanciare le altre due riviste e ripensare tutti i dvd e i cd che venivano portati in edicola; per quanto riguarda le compilation invece, il marchi Unique avrebbe dovuto riunire mensilmente tutto ciò quello che prima era diviso in One Shot e Top Radio ma il piano non ha funzionato.
Dalle parole dello stesso Hazan si poteva intuire come sarebbe finita, l’azionista di riferimento del gruppo Finelco aveva infatti dichiarato lo scorso 15 maggio ad ItaliaOggi che “noi tre o quattro anni fa abbiamo acquistato una società editrice per fare alcuni giornali e ci siamo ritrovati a non poter fare granché. A volte si fanno investimenti in un campo dove si crede di riuscire, e invece niente. Il mestiere bisogna conoscerlo, ma non mi sento di giudicare, ogni cosa ha bisogno del suo decorso. Noi abbiamo fatto Tribe, Classic Voice, Voice Opera, bei giornali certo, ma sono rimasti lì, eppure sognavamo di farla diventare una grossa società editrice”.Questo era il proposito, in ogni caso Finelco è molto più brava a fare la radio, e ne è una dimostrazione il successo di marchi radiofonici e la conferma viene anche da Virgin Radio, nata lo scorso giugno sulle ceneri di Play Radio del gruppo Rcs. (Silvia Bianchi per NL)