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“Il disegno di legge contenente le proposte del Consiglio dei ministri per la Finanziaria 2007, all’art. 162, prevede un aumento del contributo statale annuale per le imprese televisive e radiofoniche locali da 98,678 milioni di euro a 128,678 milioni di euro (tale importo viene attribuito per il 90 per cento alle televisioni locali e per il dieci per cento alla radiofonia) – infoma in una sua nota l’associazione Aeranti-Corallo – . Inoltre, il decreto legge approvato dal Governo il 29 settembre u.s. e in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, contenente disposizioni urgenti di carattere finanziario (anticipatorio della Finanziaria 2007), al Capo IX, riduce le provvidenze editoria previste da precedenti disposizioni di legge per le televisioni, le radio locali e per i canali satellitari tematici trasmessi in chiaro.
In particolare, vengono previsti una riduzione del rimborso delle spese per l’abbonamento alle agenzie di informazione dall’80 al 60 per cento del relativo costo; la rimborsabilità del 50 per cento di un solo canone di abbonamento a collegamenti di telecomunicazione per attività di interconnessione via satellite; la previsione, in caso di insufficienza delle risorse rispetto alle domande di provvidenze presentate, del riparto percentuale dei contributi.
Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha dichiarato: “Esprimiamo soddisfazione per l’aumento del contributo statale che evidenzia la sensibilità del Governo e, in particolare, del Ministro delle comunicazioni Gentiloni, all’importanza del ruolo delle imprese televisive e radiofoniche locali, nel momento in cui le imprese stesse sono impegnate a realizzare investimenti per la transizione alle trasmissioni in tecnologia digitale.”
Rossignoli ha quindi aggiunto: “I tagli operati relativamente alle provvidenze editoria costituiscono motivo di preoccupazione in quanto le stesse hanno contribuito negli anni allo sviluppo di una informazione di qualità relativa alle problematiche del territorio da parte delle emittenti locali. Aeranti-Corallo auspica pertanto che le nuove norme in materia di provvidenze vengano ripensate in sede di conversione in legge del decreto, in quanto è possibile pervenire al contenimento della spesa previsto dalla legge 248/2006 senza incidere sulle provvidenze spettanti all’emittenza locale e ai canali satellitari tematici trasmessi in chiaro”.
A sua volta, anche la FRT – Federazione Radio Televisioni ha commentato le norme della Finanziaria che riguardano il settore: “La FRT esprime soddisfazione per l’aumento di 30 milioni in più (rispetto ai 98,7 dello scorso anno) del contributo destinato alle emittenti televisive locali (per il 90%) e radiofoniche locali (per il 10%) che fanno informazione, erogato sulla base di criteri meritocratici che premiano soprattutto l’occupazione.
Si tratta di un segnale di attenzione del Ministro delle Comunicazioni, On. Paolo Gentiloni, verso un settore che, pur nella difficoltà di acquisizione delle risorse dal mercato, fornisce un servizio informativo pluralista, qualificato e gratuito al territorio”.