Riceviamo da ADUC
Con l’annuncio della fiducia anche al Senato sul decreto anticrisi, si e’ persa una buona occasione di dibattito anche sui doppi moralismi. Oltre alla pornotax, la Camera ha introdotto una nuova tassa sui cartomanti televisivi, ossia per quei “soggetti che utilizzano trasmissioni televisive volte a sollecitare la credulita’ popolare che si rivolgono al pubblico attraverso numeri telefonici a pagamento”. In entrambi i casi si tratta di una addizionale del 25% e di un anticipo del 120% degli acconti da versare al fisco. Accomunati nello stesso comma dell’articolo 30 nel ddl anticrisi, accomunati dallo stesso spirito da crociata che rischia di tradursi nell’effetto opposto ai desiderata. Una tassa bigotta e moralista che rischia solo far affondare definitivamente nell’illegalita’ un mercato, quel poco che ancora e’ restato fiscalmente in Italia, che gia’ corre sul filo.
Una tassa bigotta che stona con le dichiarazioni in liberta’ cui ci ha abituato il presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi evidentemente mentre propone un suo stile e modello di vita libertino, agli elettori impone un modello di segno opposto, quasi ossessionato dal sesso e dalle sue prestazioni, propone agli italiani il modello sesso uguale peccato e reato -per quello a pagamento- e comunque da scoraggiare moralmente.
Ma se questo provvedimento anticrisi ha come scopo principale volere aiutare le famiglie e il lavoro contro gli effetti della crisi internazionale, non e’ secondario il modo con cui si calcolano gli introiti. Dalla pornotax il Governo ha previsto per l’anno in corso di incassare 254 milioni di euro (1) grazie ad una risibile relazione tecnica che si rifa’ ad una indagine decisamente datata e incompleta, ma che essendo l’unica diventa il riferimento delle casse dello Stato italiano (Eurispes 2004); per la tassa sui cartomanti, non essendo stata prodotta alcuna relazione tecnica, ma prevedendo entrate di ben 20 milioni di euro, deve essere stato utilizzato un cartomante o uno che da’ i numeri da giocare al lotto.
Con altri senatori abbiamo depositato due emendamenti, che anche se non modificheranno il decreto visto il preannuncio del ricorso alla fiducia, confidiamo possano far riflettere la maggioranza sull’inutilita’ di queste imposte, di difficile applicazione e dagli introiti assolutamente imprevedibili.
Emendamento per abrogare la pornotax sottoscritto dai senatori Poretti, Perduca, Bonino, Sircana, Vimercati, Di Giovan Paolo, Serra, Micheloni e Chiaromonte.
Emendamento per abrogare sia la pornotax che quella sui cartomanti sottoscritto dai senatori Poretti, Perduca, Bonino, Di Giovan Paolo e Chiaromonte.
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(1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=436