Che fine ha fatto il decreto del Mise recante la procedura per l’attribuzione delle misure economiche compensative (quasi 51 mln di euro) per la liberazione delle frequenze DTT incompatibili con le emissioni estere?
Se ne attendeva la pubblicazione ben oltre un mese fa, considerato che il termine per lo switch-off è fissato al 30 aprile prossimo e dalla data di pubblicazione dovrebbero decorrere 30 giorni per presentare le domande volte alla ripartizione degli indennizzi per chi svincolerà le 76 frequenze senza richiedere una riassegnazione. Di detto provvedimento gira da settimane una bozza apocrifa, che reca una struttura decretizia pesante, in parte incoerente e lacunosa (per le implicazioni connesse a determinate casistiche non prese in considerazione), sicuramente di difficile esegesi. Al Mise nessuno ipotizza date; i sindacati di categoria allargano le braccia e gli operatori curiosamente ancora non s’angosciano. Forse perché s’attendono la pubblicazione del decreto per la Festa della Liberazione?