La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia delle Comunità europee per non aver dato esecuzione ad una sentenza della Corte del 2004 che confermava una decisione del 1999 con cui la Commissione aveva accertato la concessione, da parte dell’Italia, di aiuti illegali ed incompatibili e ne aveva ordinato il recupero. Gli aiuti illegali in questione erano stati concessi sotto forma di esenzione da contributi di previdenza sociale nei casi in cui le imprese non potevano provare l’avvenuta creazione di nuovi posti di lavoro o che i lavoratori assunti avessero difficoltà particolari per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro. Malgrado siano già trascorsi oltre cinque anni da tale sentenza, l’Italia ha recuperato soltanto una piccola parte degli aiuti, complessivamente stimati a circa 281 milioni di euro. La Commissione richiede ora pertanto alla Corte di giustizia di comminare all’Italia ammende ai sensi dell’articolo 228 del trattato CE. (Europa Regioni)