La notizia è di alcuni giorni fa: il Pdl ha presentato un esposto all’Agcom, alla Commissione di Vigilanza Rai e all’azienda stessa, contro la prima puntata di Annozero, andata in onda su Raidue il 23 settembre scorso.
Il documento, redatto da tre “capoccia” del partito, Sandro Bondi, ministro della Cultura, Ignazio La Russa, restato fedele al premier dopo la “secessione” dei finiani, ala del partito da cui proveniva, e Denis Verdini, recentemente invischiato nello scandalo P3 (i tre sono, attualmente i coordinatori nazionali del Pdl), parla di “asimmetria” perché tra gli ospiti invitati non vi sarebbero stati esponenti del maggior partito di governo. I tre coordinatori, dopo le recenti vicissitudini parlamentari, l’esodo (a metà) dei cosiddetti “finiani” (la cui maggioranza ha immediatamente votato la fiducia al governo, salvandolo dalla caduta), ha probabilmente dimenticato che al governo ci sono due partiti, più una formazione ancora in stato embrionale, distaccatasi da uno dei due. Alla trasmissione di Santoro del 23 settembre erano presenti Antonio Di Pietro, esponente dell’Italia dei Valori, e quindi dell’opposizione; Italo Bocchino, finiano, esponente di governo fino a prova contraria, che ha votato “sì” sulla fiducia al governo Berlusconi; e Roberto Castelli, leghista, viceministro alle infrastrutture. Ora, delle due l’una, come diceva Montanelli. O il Pdl ha dimenticato le regole basiche della par condicio e considera “asimmetrica” qualsiasi trasmissione in cui siano invitati membri dell’opposizione, oppure, come ha detto Pancho Panzi, esponente dell’Idv in Commissione di Vigilanza – tra le tante repliche registrate in questi giorni – , si tratta di un “rigurgito di democrazia” per cui “in applicazione alla par condicio i tre coordinatori del Pdl si sono lamentati per l’asimmetria della prima puntata perché avrebbero voluto anche un altro esponente dell’opposizione. Se così fosse – dice – li ringrazio per l’insolita sensibilità istituzionale”.L’esposto – che Santoro ha commentato sostenendo di aver “rispetto per la decisione” – va ad aggiungersi al richiamo ufficiale pervenuto sulla scrivania del giornalista, da parte del direttore generale Masi, per l’attacco sferrato nei suoi confronti nel corso dell’introduzione alla trasmissione. Richiamo al quale Santoro potrà rispondere ufficialmente entro cinque giorni. Nel corso della seconda puntata di Annozero, andata in onda giovedì scorso, 30 settembre, si è parlato molto della notizia dell’esposto, data in anteprima da Santoro. A proposito dell’Autorità che lo ha ricevuto e che lo dovrà analizzare, l’Agcom, è stato fatto notare – come in pochi, a parte i lettori assidui di questo periodico, sapevano – come nelle ultime settimane siano cambiate le cose, al suo interno, in maniera significativa. Al posto di Innocenzi, andato in via in seguito allo scandalo delle intercettazioni col premier, è arrivato Matrusciello che, come detto dalla conduttrice del “Tgzero”, è “uno che ha lavorato a Publitalia, è stato tra i fondatori di Forza Italia, eletto con Berlusconi e sottosegretario nei governi Berlusconi. Solo Tom Mockridge di Sky ha protestato per questa nomina: l’opposizione ha votato scheda bianca mentre l’ha autorizzata apponendo la sua firma”. La Russa, invitato alla trasmissione, ha opinato che, d’altra parte, la sua nomina è stata avallata dal presidente Napolitano, ex membro del Pci e dei Ds, mentre Santoro gli contestava che la differenza risiede nel fatto che “la presidenza della Repubblica è un’istituzione politica, mentre l’Agcom è un organo amministrativo che, secondo la Costituzione, dev’essere indipendente e imparziale. Se voi la riempite con tutti quelli che non sapete dove altro mettere non va bene”. Attendiamo con ansia la puntata del prossimo giovedì. (L.B. per NL)