Il Consiglio dei ministri del 4 febbraio scorso ha approvato un decreto legislativo che istituisce l’Albo nazionale degli amministratori giudiziari dei beni sequestrati, che sarà articolato in una sezione ordinaria e in una sezione di esperti in gestione aziendale.
Il decreto s’inserisce nel pacchetto dei provvedimenti finalizzati al contrasto e alla lotta contro le mafie. L’iscrizione all’albo degli amministratori giudiziari è possibile per chi, iscritto da almeno dieci anni nell’Albo professionale dei dottori commercialisti o degli avvocati, abbia svolto concretamente l’attività di custodia, amministrazione e conservazione di beni sequestrati. L’Agenzia che gestisce i beni confiscatati deve presentare al tribunale, entro sei mesi dall’affidamento dell’amministrazione, una relazione particolareggiata sullo stato, sul valore e sulla consistenza dei beni aziendali sequestrati, nonchè sullo stato dell’attività aziendale. Il tribunale, sentiti l’Agenzia e il pubblico ministero, in caso sia possibile proseguire l’attività dell’impresa, approva il programma con decreto motivato e impartisce le direttive di gestione dell’impresa. Con l’istituzione dell’albo nazionale degli amministratori giudiziari dei beni sequestrati – ha dichiarato il ministro della giustizia Alfano – vengono finalmente disciplinate in modo chiaro le modalità di esecuzione dei sequestri preventivi e l’albo garantirà una specifica professionalità nelle gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata in grado di produrre economie legali, assicurando il mantenimento dei posti di lavoro.