E’ un mostro inossidabile del nostro giornalismo, ha attraversato epoche diverse, non abbandonando mai la sua funzione di cronista al servizio del cittadino. Oggi, ad ottantasei anni suonati, Enzo Biagi, è in procinto di tornare ad occupare uno spazio televisivo, più di tre anni dopo la sua ultima conduzione, prima di essere mandato via dalla Rai, assieme a Santoro, Luttazzi e Freccero, dal cosiddetto “editto bulgaro”, vale a dire la conferenza stampa durante la quale l’allora premier italiano Berlusconi, da Sofia, dichiarava i suddetti colpevoli di aver fatto “un uso criminoso del mezzo televisivo”. Per questa ragione, appena il giorno dopo, l’azienda di Stato diede il ben servito ai tre (Freccero fu mandato via successivamente, con le stesse motivazioni). Dopo il ritorno di Santoro, dal prossimo mese di aprile 2007, tornerà sul piccolo schermo, nella tv di Stato, anche Biagi. Ad annunciarlo è Paolo Ruffini, direttore di Raitre (rete che ospiterà il giornalista), che spiega che la trasmissione che sarà affidata alla conduzione dello storico giornalista “userà la memoria, racconterà l’oggi attraverso la memoria personale di Biagi e di altri. Senza essere il racconto di una storia”. Ben tornato Enzo, cronista senza età. (G.C. per NL)