Sicuramente è stata la proposta per risolvere problemi di inquinamento elettromagnetico più originale tra quelle fin qui avanzate.
E sarà forse per questo che la decisione della Regione Abruzzo di delocalizzare in mare i diffusori di Colle San Silvestro, sopra Pescara, sta generando un grande interesse. Ovviamente gli operatori si dividono tra quelli che ritengono quasi fantascientifica la soluzione studiata dall’Università de L’Aquila e quelli che invece la vedono come un uovo di Colombo esportabile in situazioni simili (prime fra tutte la Liguria, anche se lì forse non vi sono piattaforme già disponibili come invece nell’Adriatico, dove peraltro la costa è più lineare, con conseguenti benefici radioelettrici). Chi intanto festeggia è il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia che così ha commentato la decisione di lunedì scorso: “L’approvazione odierna della delibera regionale con la quale è stata sancita la delocalizzazione delle antenne di San Silvestro su una piattaforma al largo della costa pescarese, a una quota di almeno 100 metri dal livello del mare, ha segnato l’inizio di un percorso storico per la nostra città, iniziato con la riunione svoltasi in Comune lo scorso 26 luglio, un percorso teso allo spostamento degli impianti radiotelevisivi dal sito collinare. La Regione Abruzzo ha assunto una decisione chiara in merito al trasferimento degli impianti, indicando dove spostare le strutture. Venerdì prossimo presenteremo il documento all’ingegner Troisi, Responsabile nazionale del Piano di assegnazione delle frequenze, con il quale avevamo già da settimane fissato l’incontro, chiedendo di inserire la nuova localizzazione nel Piano stesso, forti di un progetto già redatto con il relativo studio di fattibilità dalla Regione Abruzzo e dal professor Fabio Graziosi della Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila”. “L’iter del progetto – ha spiegato il sindaco al quotidiani online Leggimi – è ormai già iniziato mesi fa, un iter con cui la Regione Abruzzo, grazie anche alla presenza del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, ha innanzitutto tentato di capire se esisteva un’alternativa possibile per spostare le antenne da San Silvestro in una sede più compatibile rispetto alla presenza antropica, ossia non ricorrendo a zone comunque urbanizzate, ma piuttosto trasferendo il servizio su una piattaforma marina. Con l’università sono state effettuate verifiche di tipo elettromagnetico, anche per accertare eventuali effetti sulla fauna ittica, quindi sono state eseguite prove sul broadcasting, per accertare quali disagi avrebbe arrecato l’operazione in termini di ricezione del segnale sulla costa da parte degli utenti. Gli studi condotti hanno confermato la fattibilità della proposta. Non solo: sulla costa ci sono già delle piattaforme off-shore utilizzabili, della grandezza di oltre 600 metri quadrati. L’ipotesi messa a punto prevede il posizionamento delle antenne a una quota di circa 100 metri dal livello del mare per garantire una completa copertura del servizio. La conclusione dello studio dimostra chiaramente che con la delocalizzazione su piattaforma off-shore verrebbe risolto il problema dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, passando da una situazione da trattare con riferimento ai limiti di esposizione e ai livelli di attenzione al pieno raggiungimento degli obiettivi di qualità. Grazie alla distanza dalla costa di alcuni chilometri non sono significativi gli effetti dovuti alla presenza della superficie marina sulla copertura radio e soprattutto grazie alla ridotta entità dello spostamento del sito di broadcasting rispetto alla collocazione originaria non sono rilevanti le variazioni relative all’interferenza prodotta. Dunque l’ipotesi di delocalizzazione su piattaforma off-shore appare, dal punto di vista radioelettrico, compatibile con il Piano Nazionale di Assegnazione delle frequenze; dal punto di vista dell’utente la delocalizzazione comporterebbe limitati disagi per alcune zone circoscritte, con la scarsa necessità di un nuovo puntamento delle antenne televisive domiciliari. Infine si tratta di un trasferimento perfettamente compatibile con l’introduzione del sistema analogico. Lo scorso 27 luglio lo Studio di fattibilità è stato messo in rete sul sito della Regione Abruzzo, per essere scaricato e consultato da tutti i cittadini che, tra l’altro, hanno trovato anche una scheda per presentare eventuali osservazioni o dare contributi. Dopo circa dieci giorni la Regione Abruzzo ha preso in esame lo studio integrato con le tre osservazioni pervenute, tutte favorevoli alla delocalizzazione e stamane è stata approvata una delibera di giunta regionale ad hoc ratificando il progetto stesso. Oggi ringrazio il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il consigliere Sospiri e il Presidente del consiglio Regionale Pagano per l’impegno assicurato per il ‘caso’ San Silvestro, un impegno che, in pochi mesi, ci ha permesso di compiere un passo storico per la nostra città iniziando un percorso che in breve tempo dovrà ora condurci alla delocalizzazione degli impianti. Venerdì prossimo, 17 settembre, con l’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia, porteremo la delibera a Roma, presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, e la consegneremo, con il progetto, all’ingegner Troisi, Responsabile del Piano Nazionale di assegnazione delle frequenze. Il vertice era già stato fissato nelle scorse settimane, ora porteremo con noi la delibera con la quale la Regione ha indicato chiaramente la futura localizzazione degli impianti radiotelevisivi. All’ingegner Troisi chiederemo ufficialmente di inserire la piattaforma off-shore nel Piano di assegnazione delle frequenze. Tra l’altro – ha concluso Luigi Albore Mascia– l’intera procedura beneficerà anche del passaggio al sistema analogico che in Abruzzo è previsto per gli inizi del 2011”.