Il quotidiano online abruzzese Prima da noi.it torna sul problema dell’elettrosmog al Colle di S. Silvestro, sopra Pescara. Questo il testo del polemico articolo a firma di Sebastiano Calella.
"Quale peso hanno la Rai e le altre emittenti Tv nel mancato trasferimento delle antenne di San Silvestro? E quale ruolo ha giocato e gioca la politica in generale – e quella regionale in particolare – in questa vicenda assurda che si trascina da oltre 10 anni? Dopo le proteste, i digiuni, i ricorsi al Tar vinti e stravinti, dopo le promesse ripetute sulla delocalizzazione delle 58 antenne, desta stupore l’ultima lettera del presidente Gianni Chiodi al ministro Claudio Scajola. Invece di battere i pugni sul tavolo per chiedere l’applicazione di quanto ha deciso il Tar – e cioè lo spostamento immediato “degli impianti di radiodiffusione sonora e televisiva” da San Silvestro a Bussi (località Pietraconiale) e Colonnella – , il presidente chiede sommessamente solo di anticipare la trasformazione del segnale Tv da analogico a digitale. Infatti le delocalizzazione «comporterà un onere per la cittadinanza che dovrà riposizionare le antenne e per le emittenti che debbono a loro spese delocalizzarsi». Scrive Gianni Chiodi il 29 aprile scorso: poiché il digitale terrestre in Abruzzo è previsto per il 2011 «nei medesimi siti individuati dai provvedimenti regionale di delocalizzazione», tanto vale anticiparlo «in modo da attuare i provvedimenti urgenti di delocalizzazione con una unica azione». Insomma, poiché delocalizzare costa soldi alle emittenti e disagi ai cittadini per lo spostamento dell’orientamento delle antenne, si può passare sopra alle sentenze del Tar, all’inquinamento elettromagnetico, ai disagi dei residenti, alla vergogna di una vicenda che si trascina da oltre dieci anni e che si poteva risolvere già nel 2001. In quell’anno, infatti, il Ministero delle Telecomunicazioni, in data 3 marzo e a firma del direttore generale ing. Marcello Farioli, così scrive alla Regione Abruzzo: il Piano di assegnazione delle frequenze «prevede per il servizio completo della città di Pescara le postazioni di Colonnella (Te) e Pietraconiale (Pe), pertanto tali postazioni risultano idonee a sostituire il servizio offerto dagli impianti ubicati sul sito di San Silvestro». E ancora: per la delocalizzazione delle antenne Tv «si è stimato che occorreranno non meno di sei mesi di lavoro». Ma c’è di più: pochi mesi prima l’allora assessore all’ambiente Massimo Desiati informava le emittenti televisive che il 15 novembre 2000 scadevano i termini per la richiesta e l’eventuale rilascio dell’autorizzazione a trasmettere. Ma anche il quel caso non successe nulla: la Regione non ha mai controllato, adesso si defila invece di schierarsi a fianco dei cittadini e «dichiara piena disponibilità a collaborare fattivamente con le autorità competenti» solo per anticipare il digitale terrestre. (Sebastiano Calella)