Alla fine sono 18 gli indagati nell’ambito del procedimento giudiziario per inquinamento elettromagnetico (il reato formalmente è il getto di cose pericolose ex art. 674 c.p.) nell’area di San Silvestro, a Pescara.
I legali rappresentanti di altrettante emittenti radiotelevisive hanno ricevuto o riceveranno in questi giorni l’informazione di garanzia. Le indagini sono state condotte dal Corpo forestale dello Stato di Pescara con funzioni di polizia giudiziaria sotto il coordinamento del PM Andrea Papalia. La vicenda di San Silvestro si trascina da quasi un trentennio, anche se, in verità, solo recentemente è stata presa in considerazione l’ipotesi di una delocalizzazione degli impianti, che, tuttavia, è apparsa più complessa del previsto (soprattutto in relazione alla necessità di garantire il servizio di radiodiffusione attraverso siti alternativi alla prova dei fatti risultati non equivalenti per il mantenimento dell’equilibrio radioelettrico esistente), tanto che della questione si era interessata direttamente la D.G.P.G.S.R. del MSE-Com (in coordinamento con il locale Ispettorato Territoriale), mentre la Regione aveva assunto un comportamento foriero di polemiche. Il sito, infine, era stato oggetto di sequestro giudiziario (cui era seguito il dissequestro), che aveva dato impulso ad un intervento della Cassazione con una sentenza di grande rilievo giurisprudenziale.