Sono separati da un pugno di ascoltatori, cosicché la questione è più che altro psicologica. Fatto sta che Elemedia (Dee Jay, Capital, m2o), dall’ultima indagine Audiradio, non è più il primo gruppo radiofonico italiano, superato – appunto per un niente di ascoltatori – da Finelco (105, RMC, Virgin). Il comparto radiofonico del gruppo L’Espresso ha dimostrato, tuttavia, che la retrocessione è uno sprono a tirare fuori la grinta assopita dallo star seduti per lungo tempo sul trono. A fine 2008 Dee Jay era data da alcuni osservatori per spacciata, superata da RTL e RDS in Audiradio. Eppure ha rimontato alla grande ed ora è di nuovo in vetta alla classifica. Così, per la nuova stagione radiofonica, Linus ha promesso fuochi d’artificio. E il neodirettore della concessionaria di pubblicità (captive) Manzoni, Massimo Soleri, crede nelle grandi potenzialità del parco emittenti del gruppo. Dee Jay ha un elemento qualitativo valorizzabile: la fedeltà d’ascolto, particolarmente premiante in ambito commerciale; così si vuol puntare a consolidare, sul piano editoriale, quella interessante posizione di vantaggio. La pubblicità sta riprendendo bene: automobili, gdo e mass market reagiscono positivamente e a luglio si potrebbe raggiungere il pareggio con la raccolta del 2008. I tempi bui sembrano quindi alle spalle e gli antibiotici prescritti al settore radio de L’Espresso paiono dare i propri effetti. Valorizzazioni anche per m2o, la piccola di famiglia che tante soddisfazioni sta dando ai genitori e che dovrebbe fungere da incubatore di ascolti per Dee Jay, ribadendo il proprio ruolo di presidio di un format scarsamente considerato dai concorrenti (in pratica l’equivalente – su altro pubblico – di Virgin per Finelco). Per Capital, la figlia che invece dà maggiori grattacapi, ci dovrebbero essere novità entro fine anno. Intanto si vedrà come andranno gli esami di riparazione, quando sarà pubblicato il calendario degli ascolti. Elemedia vuole puntare anche sul digitale, che viene identificato soprattutto con il web e con il mobile streaming (si sta lavorando con Apple per Iphone, sulla scia di Finelco che ne era stata apripista). Forti di 350.000 download settimanali di programmi in podcast, in Via Massena sanno di avere una posizione da difendere. Anche il potenziamento del webcasting è una priorità: in questo caso di vuol incentivare il p2p con un accordo in esclusiva con gli americani di Conviva per massimizzare un network di utenti che mettono a disposizione una parte della loro banda per l’ascolto in streaming attraverso il software Nitro, con una riduzione del costo di distribuzione dell’85% (oggi ci sono fino a 10.000 utenti collegati simultaneamente). Il ritorno in auge di Elemedia è stato poi favorito dalle intelligenti mosse sul piano dell’alta frequenza, con ottime azioni di implementazione e consolidamento delle reti in FM, consci evidentemente che l’asse portante del medium sarà ancora, per molto molto tempo, l’analogico terrestre. (S.C. per NL)