dal sito Franco Abruzzo.it
Domani pomeriggio al Cairo manifestera’ il movimento di opposizione Kefaya (Basta, in arabo). Il direttore del giornale, Ibrahim Eissa, rischia il carcere per un articolo in cui si sosteneva che Mubarak starebbe per morire. Secondo Kefaya il governo starebbe preparando un nuovo giro di vite sui giornali indipendenti. Sulle colonne di al Quds al arabi, quotidiano palestinese pubblicato a Londra, il leader di Kefaya, George Ishaq, ha dichiarato che “il movimento ha deciso di aprire una nuova stagione delle proteste per sostenere i giornalisti”. Secondo Ishaq il governo sta mandando un segnale chiaro all’opposizione per fare comprendere di essere pronto ad arrestare ogni voce di opposizione. Intervistato dal quotidiano palestinese, lo stesso Eissa ritiene di “attendersi grande caos in Egitto in seguito alle ultime decisioni politiche”, dicendosi comunque tranquillo e per nulla spaventato da tali minacce. In un altro articolo il quotidiano al Quds al arabi riporta di liste nere stilate dal governo egiziano con i nomi di figure rilevanti dell’opposizione. Secondo le fonti anonime citate dal quotidiano queste liste dovranno essere approvate a breve da organi del governo. Ishaq ha confermato di avere informazioni a riguardo aggiungendo che quelle liste sono state stilate “dopo un profondo studio da parte del regime”. Secondo Ishaq il regime “sta compiendo gli stessi errori dell’ex presidente Anwar el Sadat”. Al telefono con l’Agi Ishaq ha confermato quanto pubblicato dal giornale palestinese aggiungendo che Osama Roshdi, dissidente egiziano di base a Londra, sta organizzando una manifestazione di sostegno ad Eissa di fronte all’ambasciata egiziana nel Regno Unito. In cantiere per domenica un’altra manifestazione al Cairo organizzata da Kefaya assieme ad altre 40 organizzazioni governative contro l’utilizzo della tortura in Egitto. Dopo la manifestazione di domenica prevista una conferenza stampa dell’ex premier Aziz Sedky e degli scrittori Sone’allah Ibrahim, Jamal al Ghitani e Yousef al Keed. Dalle colonne di Al quds al arabi, Aziz Sedky si e’ detto “convinto che il governo sta preparando delle sorprese per i suoi oppositori”. Da parte sua Ahmed Deiaa, assistente del ministro degli Interni ha smentito l’intera storia, chiedendo inoltre all’opposizione di proteggere la democrazia che permette la liberta’ di critica. Deiaa ha infine aggiunto che il presidente Mubarak e’ difensore della liberta’ di stampa ma ha messo in guardia i giornalisti dall'”offendere o colpire le singole persone”. (AGI) Cle- 071943 SET 07