Il prossimo campo di battaglia per il magnate australiano Rupert Murdoch sarà la Grande Mela. Dal prossimo lunedì, infatti, arriverà nelle edicole newyorchesi l’edizione locale del Wall Street Journal, il cui principale obiettivo sarà quello di far tremare le basi assai solide sulle quali scorre l’attività del Times dei Sulzberger.
Certo non erano segrete le mire di Murdoch, ma sono in molti coloro che si sono chiesti il perché di questa ostinazione. Del resto, stando ai dati rilevati e diffusi dall’Audit bureau of circulation statunitense, il WSJ può contare su una diffusione media settimanale a pagamento di oltre 2milioni di copie, contro le 1,4 milioni del NYTimes. Il dato però si capovolge nel ristretto (si fa per dire) contesto newyorchese, dove le copie diffuse dal giornale di Murdoch sono poco meno di 300mila, contro le quasi 500mila della famiglia Sulzberger. Insomma, la guerra del tycoon contro il Times non si placherà mai. Anzi, ora che la battaglia si gioca sul campo migliore (New York) è bene che la famiglia proprietaria del Times si prepari al prepotente contrattacco di Newscorp. La strategia? La raccolta di pubblico femminile, percentuale ancora non determinante dei lettori del popolare quotidiano finanziario, ma destinata a crescere a cominciare proprio dal prossimo lunedì. E come dicono gli americani, to be continued, naturalmente. (M.M. per NL)