Editoria, USA: Tom Rosenstiel: si aggrava la crisi dei media tradizionali

La crisi dei mass media tradizionali negli Usa si è aggravata nell’ultimo anno e i quotidiani sono stati costretti a tagliare le spese, mentre gli introiti derivanti dalla pubblicità sono drasticamente crollati.

È quanto sostiene un rapporto del Pew Research Center’s Project for Excellence in Journalism, un gruppo di ricerca sui media con sede a Washington. Secondo il rapporto, le perdite subite dai media tradizionali nell’ultimo anno sono «talmente pesanti» da aver superato le recenti innovazioni in campo mediatico e giornalistico. «Lo scorso anno è stato decisamente più duro per l’industria dei media perfino rispetto al 2008 e il rapporto prevede ulteriori tagli nel 2010, anche con un’economia in crescita», ha dichiarato il direttore del centro, Tom Rosenstiel. «Mentre si parla sempre più di vie alternative per finanziare i media, concretamente non sono stati fatti molti progressi», ha aggiunto. Secondo il rapporto, dal titolo ‘State of the News Media 2010’, nel corso del 2009 gli introiti dei giornali derivanti dalla pubblicità sono crollati del 26 per cento, quelli sui canali televisivi locali del 22 per cento e quelli sulle reti televisive nazionali dell’8 per cento.   Alcuni tra i più noti quotidiani e riviste statunitensi, tra cui ‘The New York Times’ e ‘The Boston Globe’, sono stati costretti a tagliare le spese e i posti di lavoro. Il rapporto sostiene che nel 2009 i giornali hanno fatto tagli alle spese per la produzione e l’editing per circa 1,6 miliardi di dollari. Anche l’audience della rete televisiva nazionale ha segnato un calo di centinaia di milioni di spettatori, dopo i picchi degli anni ’80 del secolo scorso. Per il terzo anno consecutivo, l’unico indice di crescita registrato nel campo della produzione mediatica è quello delle reti via cavo, in particolare la Fox. Nel campo in continua espansione di internet, i consumatori di news online affermano di poter identificare almeno un sito di notizie «favorito», ma il 79 per cento dei fruitori di notizie sul web sostengono di non aver mai cliccato su una pubblicità online, o di averlo fatto solo raramente. I media tradizionali sono alla ricerca di un più vasto pubblico attraverso i blog, visto che i quotidiani e le reti televisive forniscono l’80 per cento delle notizie che compaiono sui blog. (Adnkronos)

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