(Franco Abruzzo.it) – Ore decisive per salvare il Boston Globe: i negoziati tra il sindacato e la società editrice del New York Times si sono interrotti senza accordo otto ore dopo la scadenza dell’ultimatum che aveva messo la storica testata del New England di fronte a un aut aut: tagli da 20 milioni di dollari o andare incontro alla chiusura.
Dopo aver discusso non stop tutta la notte, i negoziatori si sono aggiornati «a domani o dopodomani», ha detto Cosmo Macero, un portavoce della Newspaper Guild, dopo che la proprietà aveva respinto l’offerta del sindacato pari a dieci milioni di dollari di tagli. Altri due sindacati, in rappresentanza degli addetti alla distribuzione, avevano raggiunto nelle ultime ore accordi separati con concessioni pari a 7,5 milioni di dollari per ridurre i costi a carico dell’editore. Il New York Times aveva acquistato il Boston Globe nel 1993 per oltre un miliardo di dollari ma l’operazione si era rivelata ben presto poco oculata. Il giornale fondato 137 anni fa e vincitore di una ventina di premi Pulitzer si è rivelato un pozzo senza fondo con perdite previste da 85 milioni di dollari nel solo 2009. Non ha aiutato la recessione che ha dissanguato gli introiti pubblicitari. Al tavolo dei negoziati, per forzare la mano al sindacato, i rappresentanti del new York Times hanno mostrato una bozza della notifica alle autorità federali della chiusura degli impianti entro 60 giorni: una mossa che è stata respinta dalla controparte come «un atto di bullismo». Il negoziato per salvare il Boston Globe si inserisce nel quadro disastrato dell’editoria negli Usa: per far fronte a una crisi di liquidità senza precedenti lo stesso New York Times si starebbe preparando ad aumentare il prezzo di vendita in edicola. Seguendo una strategia già adottata dal rivale Wall Street Journal, il quotidiano verrà venduto a 2 dollari, 50 centesimi in più del prezzo attuale, ha appreso il Financial Times. Un annuncio ufficiale dovrebbe arrivare in settimana: salirà da cinque a sei dollari anche il costo in edicola dell’edizione domenicale. Intanto in aiuto ai giornali si sta mobilitando Amazon: il più grande negozio mondiale online si prepara a lanciare in settimana una versione di Kindle, il lettore di libri elettronici, disegnata appositamente sulle misure di quotidiani e periodici. Tra gli organi di informazione coinvolti nel lancio ci sarebbe lo stesso New York Times che da alcuni anni sta sperimentando con un formato di lettura online (‘Reader’) simile in tutto e per tutto alla versione cartacea. Già la versione attuale di Kindle, peraltro, anche se nelle dimensioni della pagina di libro, offre l’abbonamento a oltre 58 quotidiani e periodici: leggere il Wall Street Journal in modalità digitale costa 9,99 dollari mensili, il New York Times 13,99 dollari e il New Yorker 2,99 dollari. (ANSA – di Alessandra Baldini)