Il quotidiano statunitense New York Times chiude il 2017 guadagnando la bellezza di oltre un miliardo di dollari grazie agli abbonamenti digitali. Per la precisione, i ricavi complessivi dello scorso anno sono stati di quasi 1,7 miliardi di dollari, segnando un rialzo del 7,7 % rispetto al 2016.
In un’era dove regna il digitale, gli abbonamenti online rappresentano ormai una grossa fetta del volume d’affari del gruppo (60% del totale), al contrario della pubblicità, che conta solo per un terzo. Del resto, negli ultimi tre anni le sottoscrizioni online sono triplicate e nel 2017 sono incrementate del 46% a 340 milioni di dollari. Secondo il tech magazine Recode, questo tasso di crescita terrebbe testa a due colossi della Silicon Valley: Facebook (47%) e Google (30%).
La società editrice del quotidiano ha registrato un’impennata (pari al 41,8%) di lettori sul web: attualmente sono circa 2,64 milioni gli abbonati, di cui 157 mila sono nuovi utenti iscritti solo nell’ultimo trimestre.
Nonostante la società abbia chiuso in perdita il quarto trimestre del 2017, registrando un rosso di 57,84 milioni di dollari contro gli utili per 37,63 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, il fatturato è incrementato del 10,1% a 484,1 milioni. Più nel dettaglio, le vendite esclusivamente digitali hanno generato un fatturato di 96,3 milioni di dollari.
Di fronte ai dati, Mark Thompson, presidente e amministratore delegato della compagnia, è soddisfatto dell’andamento della società: “Il 2017 è stato un anno segnato da crescita e innovazione sia sul fronte giornalistico sia in quello aziendale. Abbiamo avuto il migliore rialzo dei ricavi da anni, grazie alle vendite da abbonamenti digitali che sono salite di oltre 100 milioni di dollari anno su anno. Un chiaro segnale che il nostro modello di business centrato sugli abbonamenti sta risultando un modo efficace per sostenere le nostre ambizioni giornalistiche. Crediamo che continui a esserci una grande opportunità per continuare ad ampliare gli abbonamenti e continueremo a investire in aree di business che ci permetteranno di raggiungere quella crescita”.
Infine il ceo annuncia il piano strategico per il 2020, Our Path Forward: “Abbiamo finito l’anno con oltre 600 milioni di ricavi da digitale, cosa che ci mette sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo di 800 milioni entro il 2020”.
L’azienda associa questo rialzo all’aumento delle vendite legate agli smartphone e ai contenuti brandizzati. Questi fattori hanno parzialmente controbilanciato un calo continuo della pubblicità tradizionale sul sito.
Anche a Wall Street gli acquisti dei titoli della società editrice sono saliti del 7,5% a 23,83 dollari; negli ultimi 12 mesi il titolo ha raggiunto il picco del 54%. (G.S. per NL)