Alexander Lebedev ci crede. Nell’editoria inglese. O quantomeno nel ruolo di potere che si garantisce comprandosi alcuni pezzi storici della stampa britannica. L’editore della Novaya Gazeta aveva già acquisito i tre quarti dell’Evening Standard, giornale tradizionalmente vicino ai conservatori. E adesso si è messo in testa di strizzare l’occhio ai laburisti, comprandosi pure l’Independent. Perché i soldi si sa, non hanno un colore politico. Si verrebbe così a formare un gruppo con una tiratura da 480mila copie. Un piccolo impero. Lebedev è anche fortunato: i due giornali hanno la redazione nello stesso edificio; sicché potrebbe essere più facile pensare ad un piano di riduzione dei costi e ad un taglio del personale. Come? Accorpando alcune redazioni (per esempio sport, cultura o moda), nonché centralizzando alcuni servizi amministrativi. Si tratterebbe di un’operazione del valore di quasi 20 milioni di euro; non certo bruscolini, ma quasi, per magnati come Ledebev. Un personaggio che potrebbe sembrare sempre più simile a quell’Abramovich che per trasferire Kaka al Chelsea ha speso oltre 60 milioni. Tutto bene, dunque? Non proprio, considerando i precedenti di Ledebev. Infatti, non bisogna dimenticare che, dopo l’acquisizione dell’Evening Standard, aveva promesso investimenti da capogiro, salvo poi tirarsi indietro con la scusa (per qualcuno lo è stata) della crisi. Ora sono in molti a domandarsi se l’Independent non riceverà lo stesso trattamento. E senza autonomia finanziaria, addio “indipendenza”. (Davide Agazzi per NL)