Secondo quanto è emerso da una recente ricerca del Pew Research Center, rielaborata e schematizzata da NiemanLab, una delle differenze più evidenti tra le diverse fasce d’età in America sarebbe da rinvenire nella modalità e nei mezzi scelti per informarsi.
Il 54% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni afferma di preferire la ricerca di notizie sul digitale, una percentuale che si abbassa in modo proporzionale col crescere dell’età anagrafica, passando al 38% tra i 30-49enni e al 15% nella fascia 50-64enni. Se poi si guarda all’uso del mobile, la differenza si fa ancor più evidente. Mentre il 70% degli under 30 dichiara di informarsi solo tramite dispositivi mobile, la quota scende al 53% per chi ha tra i 30 e i 59 anni, per poi ridursi ulteriormente, fino al 29%, tra gli adulti di età compresa tra i 50 e i 64 anni. Un divario generazionale che potrebbe corrispondere a brutte notizia per le tv. Il report ha difatti confermato quanto molti network televisivi hanno già notato raffrontando i numeri delle loro audience con il numero di spettatori giovani che sempre più si sta contraendo. Mentre il 72% delle persone tra i 50 e i 64 anni, e addirittura l’85% degli over 65, si informa attraverso la tv, solo il 29% degli under 30 fa lo stesso. Tuttavia, a prescindere dall’età, la tv risulta essere il mezzo prediletto da chi si informa guardando video news, con una fetta pari all’80%. In questo caso il ruolo del web è marginale: chi lo utilizza per informarsi preferisce leggere piuttosto che guardare. Passando all’editoria, scende ancora del 27% rispetto a tre anni fa la quota di chi sceglie la carta stampata. Una quota che rappresenta il 26% del totale di chi si informa leggendo. In generale il giudizio che le persone hanno dei media, conclude il report, non risulta particolarmente positivo, con solo il 20% degli americani che esprime fiducia verso di loro. La considerazione negativa si fa più consistente tra chi si informa principalmente online, rispetto a chi usa altre piattaforme. Solo il 67% degli utenti web guarda con occhio positivo ai media, contro l’81% di chi utilizza tv o giornali. (S.F. per NL)