Un progetto innovativo nel campo editoriale, per rendere piu’ competitivo un gruppo editoriale storicamente insediato nell’area fiorentina che, grazie ad un investimento in un settore avanzato come quello dell’editoria digitale, apre la strada a nuovi importanti sviluppi.
Tutto questo e’ D@nte (Digitalizzazione avanzata mediante nuove tecnologie), a realizzarlo e’ un raggruppamento temporaneo di imprese di cui e’ capofila Giunti Editore spa, nell’ambito del protocollo localizzativo sottoscritto alla fine del 2011. L’intesa prevede, da parte della Regione Toscana, un finanziamento di circa 3 milioni e 500 mila euro a sostegno di un investimento complessivo di oltre 9 milioni, per la realizzazione di nuove tecnologie editoriali digitalizzate. Oggi D@nte e’ in dirittura d’arrivo e ha gia’ consentito il consolidamento di una nuova filiera toscana, fatta di piccole e medie imprese hi-tech e di servizi avanzati, specializzata nell’editoria digitale e nei nuovi servizi per la scuola, creando cosi’ le premesse per ricadute positive anche sul fronte dell’occupazione. Del raggruppamento temporaneo di imprese (Rti D@nte) fanno parte oggi sei aziende: oltre alla capofila Giunti Editore spa, Giunti scuola srl, Touring Editore srl, Hyperborea srl, Centrica srl, Cubit scarl. Il progetto si propone di dare concretezza ad un ripensamento radicale della progettazione editoriale, attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali per l’editoria in modo da affrontare il mercato con nuovi formati, nuovi canali, nuovi modelli di distribuzione e vendita. "L’investimento – ha commentato l’assessore alle attivita’ produttive della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini – favorira’ il rilancio competitivo dell’azienda che potra’ mantenere cosi’ la propria posizione di leadership sul mercato. Non c’e’ dubbio infatti che l’editoria, al cospetto delle novita’ apportate dalle nuove tecnologie, per sopravvivere dovra’ saper cogliere, in tempi rapidi, la sfida dell’innovazione. Questo progetto costituisce un’opportunita’". In particolare D@nte ha gia’ permesso di coinvolgere una serie di piccole e medie imprese toscane dell’hi-tech, in particolare di costituire legami con il polo tecnologico di Navacchio a Pisa, rappresentando cosi’ un valore aggiunto per l’economia regionale in una fase particolarmente delicata che richiede, in tutti i settori, di premere l’acceleratore sull’innovazione e sui processi di cambiamento a tutti i livelli. "Il progetto e’ una buona notizia anche per l’occupazione – ha aggiunto Simoncini – perche’ il protocollo localizzativo e’ uno strumento che prevede, fra l’altro, la permanenza della realta’ produttiva sul territorio per almeno 5 anni, pena la revoca dei finanziamenti.Un modo per legare l’impresa al territorio e dare garanzie ai lavoratori". I protocolli localizzativi sono una procedura negoziale che la Regione ha inaugurato nel 2009 con l’intento di trovare partner con i quali condividere obiettivi specifici, ritenuti rilevanti per lo sviluppo dell’economia regionale. Il bando aveva una dotazione complessiva iniziale di circa 15 milioni di euro, che sono stati interamente assegnati. "E’ uno strumento che ha dato i suoi frutti – ha concluso l’assessore Simoncini – tant’e’ vero che, anche nella legge 38 abbiamo inserito una misura analoga, i protocolli di insediamento, il cui disciplinare di attuazione e’ appena stato approvato dalla giunta e che saranno operativi a partire dal 2014, una volta approvato il bilancio regionale". (Adnkronos)