Grande successo per la 35^ edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino nonostante la forte pioggia che sta interessando il Piemonte. Una kermesse che mostra la tendenza ad allargare il campo ad altri interessi editoriali, come dimostrato dalla presenza delle emittenti locali, in questo caso di RETESETTE.
“Abbiamo voluto dedicare all’importante evento 9 ore di diretta quotidiana in multipiattaforma (DTT in Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia, Liguria, HBBTV, streaming e social) dal Padiglione 2 nell’Area Bookstock all’interno dello Stand della Camera di commercio di Torino“, fa sapere a NL Piero Manera, editore di una delle poche emittenti locali piemontesi ancora con una fortissima velleità produttiva ancorata al territorio.
L’effimera era dell’e-book
La storica partecipazione all’evento da parte di RETESETTE, che quest’anno festeggia i 46 anni, non è solo un’occasione di visibilità, ma anche un’opportunità per ribadire l’importanza dei media locali.
Il libro elettronico è morto. Viva il libro fisico
Mentre il libro fisico sta vivendo una nuova giovinezza dopo l’effimera fase dell’e-book che lungi dallo scalfirne l’importanza, l’ha rinforzata, Il Salone Internazionale del Libro accende i riflettori sul mercato dell’editoria in generale.
Misure di sostegno per l’editoria
“Un settore dove le misure di sostegno governative sono ancora troppo fragili”, ci spiega Manera. “Ogni anno guardiamo con ansia al successivo con la domanda se saremo in grado di continuare l’attività”, continua Manera.
L’esempio estero
“Nel resto d’Europa non è quasi mai così: le misure di supporto all’editoria sono stabilizzate e consentono la creazione di un circolo virtuoso di occupazione ed investimenti a lungo termine. La nostra presenza al Salone Internazionale del Libro vuole ribadire l’importanza della tv locale nell’ecosistema editoriale“, conclude l’editore piemontese. (E.G. per NL)