Negli scorsi giorni un singolare tweet (o forse dodge) da parte del giornalista Leo Hickman ha colto la nostra attenzione: commentando il grafico che riportiamo poco oltre, l’attivista esegue una sorta di estrapolazione “a occhio”, affermando che entro il 2032 le vendite del quotidiano inglese Daily Mail raggiungeranno quota zero.
Eppure nell’articolo da cui è ricavato questo grafico risulta chiaro come la situazione della testata inglese, cosi come quella di tante altre d’oltremanica, sia ottima se paragonata a quella delle storiche testate italiane.
L’occasione è dunque giusta per dare uno sguardo aggiornato ai dati di cui avevamo già parlato nel gennaio 2022.
Daily Mail
Cominciamo con il Daily Mail.
Fondato nel 1896 è la testata con la maggiore diffusione nel Regno Unito, tuttora di proprietà del bisnipote del fondatore. Non facciamoci ingannare da un’occhiata superficiale al grafico: il quotidiano che risulta essere in picchiata (in marroncino) è The Sun di Rupert Murdoch (quello della famosa terza pagina).
-28%
Il Daily Mail – qui illustrato con il colore celeste – ha una curva anch’esso in discesa, ma con una pendenza che è inferiore del 28% rispetto a quella del primo.
Health Check
Ebbene, nonostante il calo, il suo stato di salute – almeno dal punto di vista dell’influenza sull’opinione pubblica – è considerato ottimo.
Party
A titolo di esempio, l’ex editor (direttore) del quotidiano era stato ripetutamente invitato a partecipare a “party privati” da parte dell‘ex primo ministro Theresa May quando questa aveva avuto bisogno di infiammare il paese a sostegno dei suoi tentativi di far approvare la Brexit.
Fino a 2,9 milioni di lettori
Il quotidiano vende 685.000 copie nei giorni feriali e 1,3 milioni nei giorni festivi, con una media ponderata di 860.000 copie giornaliere che permette di dichiarare”fino a 2.9 milioni di lettori quotidiani considerato che molti condividono una singola copia“.
Online
E giusto per completare il quadro, il sito web del quotidiano pare raggiungere circa 24 milioni di “lettori” al mese, la meta’ dell’intera popolazione attiva.
Italia
Torniamo al nostro paese. Ricorderete l’impietoso grafico che avevamo pubblicato a gennaio 2022 riguardante la tiratura il quotidiano La Repubblica.
Castelli di carta
Si trattava solo delle copie cartacee, per cui riteniamo oggi interessante fornire i dati di Repubblica e Corriere aggiornati a tutto il 2022, ma includendo anche lle fantomatiche copie “digitali”. I dati sono sempre quelli “dichiarati e certificati” secondo ADS.
Gennaio 2023
A gennaio 2023 il primo quotidiano italiano fa registrare una tiratura di 207.469 copie a cui vanno aggiunte circa 53.000 “copie” digitali.
Raffronto
Applicando lo stesso ragionamento del Daily Mail (numero lettori = numero copie * 1.53) otteniamo 317.427 lettori e considerato che la popolazione italiana ammonta a circa 59 milioni di individui la storica testata interessa allo 0,53% della popolazione.
4,3%
Nel Regno Unito (67,7 milioni di individui) troviamo che il Daily Mail è letto dal 4,3% degli inglesi. Come dire otto volte tanto.
Caporetto
Numeri bassi anche quelli inglesi, certo. In discesa anche quelli, certo. Ma una Caporetto come quella delle testate italiane non ci sembra abbia eguali e – riteniamo – si tratta di male in parte auto-inflitto.
GPT, GTP, che importa?
Chi può voler spendere i propri quattrini per un quotidiano che in prima pagina cita come “moratoria di Musk” una lettera aperta che lo stesso non ha neppure mai citato su Twitter? E che per giunta scrive “GTP” al posto di “GPT” (il che implica totale ignoranza del concetto di Generative Pre-Trained Transoformer“)?
Tramonto (in)evitabile
Il tramonto delle testate storiche non è inevitabile, come dimostra il caso di Le Monde in Francia: i quotidiani possono aumentare diffusione e prestigio anche negli anni ’20 (del 2000), lavorando sulla qualità come nel caso della testata di Xavier Niel.
Giulia come back
Non ci resta che augurarci che Giulia Maria Crespi, o qualche suo discendente, voglia riprendere in mano la situazione. (M.H.B. per NL)