Rispetto al periodo gennaio-aprile 2016 la raccolta pubblicitaria della stampa italiana subisce un pesante e continuo calo.
Una discesa questa che fatica ad arrestarsi: con un deciso -10% netto che, tradotto in termini economici, ammonta a circa 305,7 milioni di euro. In generale la perdita, rispetto allo scorso anno, risulta di quasi 34 milioni e se si analizza la situazione in riferimento esclusivamente ai primi tre mesi dell’anno passato, paragonati a quelli del 2017, si delinea una contrazione dell’8,6%, con un apporto in perdita sulla raccolta di oltre 20 milioni di euro sul totale che va così ad ammontare a 217,3 milioni di euro. In particolare, secondo i dati raccolti recentemente dall’Osservatorio Stampa Fcp, lo scenario che si palesa è un avanzare di zeri in negativo, sia per quanto concerne i fatturati (-11%) che gli spazi (-3,2%). Tra i differenti format pubblicitari, la tipologia nazionale regista un -11,8% a spazio e addirittura un -15,2% a fatturato, la pubblicità locale commerciale evidenzia un -5,1% a fatturato e un -0,1% a spazio, stessa situazione per quella legale che (nello stesso ordine) presenta un calo del 14,1% e addirittura quasi del 12% per il secondo indice. Per quanto riguarda la pubblicità finanziaria, si rasentano le soglie del -20%; va meglio la classified con solo un -2,5% a fatturato e un -2,1% a spazio. Troviamo infine un quadro critico ed assolutamente in caduta libera anche sul fronte magazine (periodici, settimanali e mensili) tutti assolutamente in calo sia per fatturato che a spazio, con cifre tra il -4 e il -8 percentuale. Le altre periodicità seguono un trend del -14,6% a fatturato e del 9,9% a spazio (Fonte ItaliaOggi). In un quadro generalmente negativo si mette sempre in luce ancora il web che viaggia in controtendenza: la stima sulla porzione di web non monitorata (social e motori di ricerca) si aggira intorno al +2% per il primo trimestre 2017. L’esame sull’andamento ed i trend del mercato pubblicitario in questo settore sembrano non subire questa crisi, in primis sono proprio gli investimenti dedicati alla pubblicità nel web ad essere sempre, ad eccezione del mese di marzo 2017 (che ha registrato una lieve contrazione con -0,7%), in positivo. (E.M. per NL)