I conti in affanno delle case editrici partono quest’anno da un unico, brutto numero: 200 mln euro in meno di provvidenze pubbliche tra tagli ai contributi ed effetti dello stop delle tariffe postali agevolate.
Si tratta delle stime sul 2010 elaborate dagli operatori e riferite a MF. Soprattutto per questo tra gli editori e’ scattato l’allarme rosso e, in attesa che il sottosegretario alla presidenza Paolo Bonaiuti, riporti in Consiglio dei ministri il testo definitivo della riforma del settore, la Fieg ha deciso di chiedere un incontro urgente a Giulio Tremonti. (MF Dow Jones)