È nato a Cagliari “ChartaBianca”, il primo studio giornalistico associato in Sardegna.
Si tratta di un’associazione tra professionisti che propone un modello innovativo di informazione attraverso la valorizzazione del lavoro giornalistico autonomo. ChartaBianca si propone di offrire a media, enti pubblici, istituzioni e associazioni contenuti giornalistici che riguardano l’Isola. Per far questo, lo studio associato si appoggia a una rete di collaboratori in grado di produrre notizie per la collettività nel rispetto della deontologia professionale. Inizialmente rivolta a turismo, economia, cultura, spettacoli, politiche del lavoro, agricole, informazione politica e nella gestione degli Uffici stampa in generale, l’iniziativa si propone come un modo innovativo di interpretare i forti cambiamenti del mondo dell’informazione: un’associazione di giornalisti professionisti che trasformano in notizie – ossia fatti di interesse pubblico – le informazioni raccolte attraverso la propria attività. “Alla base del progetto – spiegano Daniele Casale e Emiliano Farina, soci fondatori di ChartaBianca – c’è il principio cardine della professione: il giornalista, sia che lavori in una testata, sia in un ufficio stampa, è colui che dà notizie alla collettività secondo un codice deontologico. Siamo convinti che ChartaBianca possa essere un esempio di trasformazione della crisi in opportunità: se da una parte la grave difficoltà dell’editoria sta costringendo noi e tanti altri colleghi a rinunciare a fare informazione perché gli editori sono restii ad assumere, dall’altra avere maturato esperienze più disparate in testate nazionali e regionali, in Uffici stampa pubblici e privati, ci ha dato la possibilità di costruirci una professionalità polivalente e libera da condizionamenti di sorta. Una professionalità a tutto campo che, sotto forma di studio associato, abbiamo deciso di mettere al servizio del sistema dell’informazione”. Il progetto ha trovato il pieno appoggio sia della Federazione nazionale della stampa che dell’Ordine dei giornalisti. Franco Siddi (segretario generale Fnsi) e Francesco Birocchi (presidente associazione Stampa sarda) durante la recente assemblea dei giornalisti sardi hanno indicato l’iniziativa come “una nuova strada da percorrere per affrontare i forti cambiamenti della professione”. Anche Filippo Peretti, appena confermato al suo secondo mandato come presidente dell’Ordine regionale, ha appoggiato ChartaBianca sostenendo che “iniziative come questa vanno sicuramente stimolate e incentivate perché aiutano a garantire sia il rispetto delle norme deontologiche, sia la dignità professionale dei tantissimi professionisti autonomi. In una parola: il miglioramento della qualità dell’informazione”.
Si tratta di un’associazione tra professionisti che propone un modello innovativo di informazione attraverso la valorizzazione del lavoro giornalistico autonomo. ChartaBianca si propone di offrire a media, enti pubblici, istituzioni e associazioni contenuti giornalistici che riguardano l’Isola. Per far questo, lo studio associato si appoggia a una rete di collaboratori in grado di produrre notizie per la collettività nel rispetto della deontologia professionale. Inizialmente rivolta a turismo, economia, cultura, spettacoli, politiche del lavoro, agricole, informazione politica e nella gestione degli Uffici stampa in generale, l’iniziativa si propone come un modo innovativo di interpretare i forti cambiamenti del mondo dell’informazione: un’associazione di giornalisti professionisti che trasformano in notizie – ossia fatti di interesse pubblico – le informazioni raccolte attraverso la propria attività. “Alla base del progetto – spiegano Daniele Casale e Emiliano Farina, soci fondatori di ChartaBianca – c’è il principio cardine della professione: il giornalista, sia che lavori in una testata, sia in un ufficio stampa, è colui che dà notizie alla collettività secondo un codice deontologico. Siamo convinti che ChartaBianca possa essere un esempio di trasformazione della crisi in opportunità: se da una parte la grave difficoltà dell’editoria sta costringendo noi e tanti altri colleghi a rinunciare a fare informazione perché gli editori sono restii ad assumere, dall’altra avere maturato esperienze più disparate in testate nazionali e regionali, in Uffici stampa pubblici e privati, ci ha dato la possibilità di costruirci una professionalità polivalente e libera da condizionamenti di sorta. Una professionalità a tutto campo che, sotto forma di studio associato, abbiamo deciso di mettere al servizio del sistema dell’informazione”. Il progetto ha trovato il pieno appoggio sia della Federazione nazionale della stampa che dell’Ordine dei giornalisti. Franco Siddi (segretario generale Fnsi) e Francesco Birocchi (presidente associazione Stampa sarda) durante la recente assemblea dei giornalisti sardi hanno indicato l’iniziativa come “una nuova strada da percorrere per affrontare i forti cambiamenti della professione”. Anche Filippo Peretti, appena confermato al suo secondo mandato come presidente dell’Ordine regionale, ha appoggiato ChartaBianca sostenendo che “iniziative come questa vanno sicuramente stimolate e incentivate perché aiutano a garantire sia il rispetto delle norme deontologiche, sia la dignità professionale dei tantissimi professionisti autonomi. In una parola: il miglioramento della qualità dell’informazione”.