Il New York Times nel terzo trimestre ha fatto registrare una crescita delle sottoscrizioni on line del 14% rispetto al medesimo periodo del 2016.
Ad oggi la testata diretta da Dean Baquet può contare su 2,4 milioni di abbonati digitali con previsioni di crescita anche per gli ultimi mesi del 2017. Nel periodo luglio-settembre i ricavi dalle sottoscrizioni sono stati pari a 73,7 milioni di euro grazie ad un incremento annuale del 46,3%. I costi per i clienti vanno dai 29,8 euro a trimestre ai 9,9 euro mensili per accedere a tutti i servizi digitali del quotidiano. Prezzi non molto differenti da quelli che gli utenti pagano alle piattaforme di streaming on demand come ad esempio Netflix e Chili per i contenuti video o Spotify per l’audio.
Il fatturato del prodotto della famiglia Sulzberger sale anche grazie ad un altro fattore: l’aumento del prezzo del servizio di consegna a domicilio del giornale. In altri termini si può dire che anche la carta stampata contribuisce alla crescita degli introiti anche se continua la contrazione della vendita delle copie cartacee. La raccolta pubblicitaria digitale è aumentata (sempre nel terzo trimestre di quest’anno) del 11% pari a 42,3 milioni di euro, al contrario di quella tradizionale calata del 20,1% (55,4 milioni di euro). A trainare i ricavi dell’advertising sono stati i contenuti editoriali sponsorizzati e le inserzioni dei big spender del settore tecnologico e immobiliare. (M.R. per NL)