Il gruppo editoriale RCS ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di 70 milioni dal rosso di 125,4 milioni di un anno prima su ricavi in calo a 611,1 milioni da 647,5 milioni.
RCS ha anche annunciato di aver definito un’intesa con le banche creditrici per rivedere le condizioni del finanziamento da 600 milioni sottoscritto un anno fa che prevede, oltre a una riduzione dei margini, anche lo slittamento al 30 settembre 2015 del termine (inizialmente stabilito a fine 2014) entro cui cedere asset non strategici per 250 milioni complessivi. E’ stato inoltre alzato il covenant sul debito di fine anno a 530 milioni dai precedenti 470 milioni. A fine giugno l’indebitamento finanziario netto è di 518,2 milioni da 474,3 milioni a fine 2013. La prevista contrazione della posizione finanziaria netta a fine anno, avverte dunque il gruppo, potrebbe non essere raggiunta, anche se resterà all’interno del nuovo covenant, per una possibile "diversa tempistica degli effetti positivi delle azioni di valorizzazione degli asset no-core". Sul fronte ricavi il gruppo si aspetta per l’intero anno un dato sostanzialmente stabile contro precedenti attese di lieve crescita, mentre conferma l’obiettivo di triplicare l’Ebitda ante oneri non ricorrenti "anche grazie a efficienze per oltre 70 milioni, superiori al target annuo di 50/60 milioni". (M.L. per NL)