Aprire una trattativa con Mondadori e cercare di vendere la Libri a un prezzo superiore ai 130-140 milioni messi sul piatto dal gruppo guidato da Ernesto Mauri.
O chiudere da subito la porta alla proposta di Segrate. Tocca al Cda di Rcs, in programma domani mattina dopo la lunga riunione di lunedì scorso, decidere quale strada prendere. Il board risulta ancora diviso. Confermata la contrarietà all’operazione di Piergaetano Marchetti e di Attilio Guarnieri, rappresentante della famiglia Rotelli, l’orientamento che sembra prevalere è quello di avviare la due diligence (l’analisi dei conti) per permettere a Mondadori di formulare un’offerta vincolante, dopo la manifestazione di interesse informale inviata all’indirizzo di via Rizzoli. Decisivo potrebbe essere il voto del consigliere Roland Berger, assente alla riunione del 2 marzo, e considerato vicino al socio di riferimento Fca, i cui vertici nei giorni scorsi hanno confermato la fiducia all’ad Pietro Scott Jovane, favorevole alla cessione delle attività Libri. Di certo se sull’operazione, non prevista nel piano di dismissioni concordato con le banche creditrici, gli azionisti appaiono lontani da una posizione comune, sono invece d’accordo ad evitare un nuovo aumento di capitale entro fine anno. L’incasso dalla Libri quanto meno permetterebbe di rinegoziare le condizioni dei finanziamenti bancari. Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha ribadito intanto la sua posizione: "Non mi preoccupo di Mondadori, mi preoccupo di Rizzoli-Corriere della Sera il cui valore è stato distrutto da scelte discutibili", ha detto in una intervista a L’Espresso. Il riferimento è all’acquisto della spagnola Recoletos nel 2007 (quando era amministratore delegato di Rcs Antonello Perricone) che ha zavorrato il gruppo con un indebitamento, atteso a fine 2014 poco sotto i 500 milioni. I conti saranno sul tavolo del Cda dell’editore del Corriere della Sera mercoledì prossimo, 11 marzo, ed è attesa ancora una perdita di rilievo. Il 12 marzo tocca invece a Mondadori approvare il bilancio 2014: secondo le attese ci sarà un ritorno al pareggio o a un piccolo utile (dopo due anni in rosso) e un indebitamento sotto i 300 milioni. In ogni caso, visti i tempi di una due diligence (almeno 5-6 settimane) a decidere sull’effettiva vendita della Libri non sarà il Cda di Rcs in carica ma quello che sarà nominato all’assemblea del 23 aprile (lo stesso giorno dell’assemblea di Mondadori sui risultati 2014). Infine, domani al board potrebbe essere fatto un aggiornamento sulle cessioni previste dal piano e per la radio Finelco (Virgin Radio, 105 – RPT 105 – e Radio Montecarlo) viene indicata in pole position Clessidra. (ANSA)