Il management di RCS MediaGroup ha sottoposto all’attenzione dell’assemblea dei soci (riunitasi la settimana scorsa per l’approvazione del bilancio 2015) un bouquet di dati che evidenziano nel primo trimestre di quest’anno andamenti migliori di quelli previsti all’avvio del piano industriale.
Soddisfatto delle aspettative raggiunte (e superate), il Presidente di RCS, Maurizio Costa, ha aggiunto: “Ci aspettiamo che il mercato giudichi la società in base alla coerenza e all’affidabilità delle azioni intraprese nell’attuazione del piano», sgombrando il campo da pregiudizi su quanto accaduto in precedenza, e tenendo presente che il nuovo corso è partito da pochi mesi. Nei primi tre mesi del 2016, a fronte di ricavi in calo dell’11%, la raccolta pubblicitaria si presenta con un saldo positivo dell’1,1% e si attesta a quota 97,4 mln di euro. Per quanto concerne il primo semestre, l’AD Laura Cioli conferma che “per ora, siamo in linea con il piano” ma per indicazioni più puntuali rimanda al consiglio di amministrazione previsto per il prossimo 11 maggio. Nel frattempo sottolinea come la raccolta pubblicitaria di aprile sia in linea con quella dell’anno scorso. Per quanto riguarda le azioni di cui ha parlato Maurizio Costa, il management ha evidenziato come siano state raggiunte delle efficienze sui costi che consentono di superare l’obiettivo annuale di 40/45 mln netti. Il paywall del Corriere della Sera “sta andando bene”, aggiunge Cioli, e ha superato i 30 mila membri. Sul lato Gazzetta, alla chiusura della tv è corrisposto il lancio di un nuovo progetto editoriale sul web, i cui video attualmente segnano “ottimi risultati di audience”. Nel mese di aprile è stata lanciata la app Gazzetta Gold, mentre prosegue lo sviluppo del segmento GazzaNet. Per quanto riguarda Veo Tv è stato firmato il contratto per il secondo canale che comporterà la dismissione dell’attività, mentre RCS Sport ha incrementato la propria offerta di eventi running di massa. Sull’altro lato in fermento su cui è impegnata l’azienda, ossia la Ops presentata da Urbano Cairo, il presidente Costa ha dichiarato che, a seguito di una telefonata di cortesia successiva al comunicato in cui l’editore di La7 annunciava l’offerta, non ci sono stati più contatti. “Abbiamo la massima fiducia in tutte le banche finanziatrici, che continueranno a condurre la negoziazione (sul debito, ndr) già delineata senza interferenze” ha aggiunto Costa. Il debito di RCS con le banche, pari a 423,6 mln, è così attualmente ripartito: 162,4 mln fanno capo a Intesa, 108 mln a Ubi, 54,5 milioni a Unicredit, 40,6 mln a Bnl, 40,6 mn verso Banca Popolare di Milano, 17,6 mln verso Mediobanca. Il prospetto è stato quasi sicuramente nei giorni scorsi alla Consob e dall’eventuale parere positivo del prospetto (che arriverebbe in 15 giorni) il consiglio di amministrazione di RCS ne avrà cinque di tempo per esprimere la decisione finale. Non si respirano attualmente progetti di aggregazione con altri gruppi editoriali, in quanto RCS si sta concentrando sul consolidamento del piano industriale, anche se in futuro potrebbe sicuramente palesarsi tale possibilità. (S.F. per NL)