Secondo il rapporto annuale della World Associacion of Newspapers presentato a Kuala Lumpur lo scorso 4 agosto 2010, il 2009 è stato caratterizzato da un calo del 17% dei ricavi pubblicitari ed una modesta diminuzione della circolazione dei quotidiani, pari allo 0,8 %.
Questo risultato non fa che dimostrare che l’editoria, come tutti i settori del business, subisce in parte gli effetti negativi della crisi. Ma, nonostante il dato statistico comunicato dall’associazione sia decisamente negativo, è tuttavia risultato al di sopra della media degli ultimi cinque anni del 5,7%; dimostrando di non aver subito in modo drastico l’impatto della recessione globale. Infatti, un quarto della popolazione adulta mondiale, quantificabile in circa 1,7 miliardi di persone, ha letto un quotidiano al giorno. I lettori più accaniti sono in oriente: l’India, infatti, risulta al primo posto con 110 milioni di copie; seguita da Cina e Giappone con, rispettivamente, 100 e 50 milioni di copie. Tornando in Europa, è la Germania a primeggiare con 20 milioni di copie giornaliere. Sono state incoraggianti le parole di Christoph Reiss, Amministratore Delegato della World Association of Newspapers and News Publishers, il quale, durante la presentazione del rapporto, ha dichiarato: "Francamente, ho notato una tendenza tra giornalisti e commentatori a soffermarsi sugli aspetti negativi del business, quando è invece chiaro che c’è molto su cui essere positivi". (C.P. per NL)