Il gruppo RCS-Corsera gestirà da febbraio la raccolta pubblicitaria del quotidiano torinese La Stampa. Il contratto riguarderà la raccolta nazionale su stampa e online (che nel 2012 ha generato circa 30 milioni), mentre quella locale resterà alla concessionaria captive Publikompass.
La Stampa è interamente controllata da Fiat, a sua volta primo socio del gruppo del Corriere della Sera da quest’estate, con il 20,5% del capitale, sicché l’operazione era attesa e la notizia è stata ben recepita dalla Borsa, che l’ha premiato assegnando al titolo RCS a fine seduta un +7,90% (1,44 euro). L’upgrade dell’accordo con una fusione societaria viene però esclusa da fonti finanziarie che privilegiano ipotesi di sviluppo della collaborazione nella direzione, oltre che del comparto commerciale, anche dell’aspetto industriale, cercando eventuali soluzioni che consentano di condividere le spese (in primis a riguardo dei centri stampa e della distribuzione). D’altro canto, già a dicembre RCS aveva stretto un accordo con Publikompass per gestire in esclusiva la pubblicità di Gazzetta del Sud, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia e La Sicilia, contratto che si aggiunge a quello sottoscritto nella scorsa estate col gruppo Monrif per la gestione pubblicitaria di QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione. Annunciando l’intesa sulla raccolta della Stampa, RCS ha segnalato come il quotidiano di Torino e il suo sito internet presentino un’elevata complementarietà di target e copertura territoriale rispetto al portafoglio di testate del gruppo guidato da Pietro Scott Jovane. Secondo il gruppo le nuove intese vanno così a rafforzare la leadership del proprio network pubblicitario sia quanto al target adulti (10.902.000) e al target uomini (7.335.000) e sia sul fronte diffusionale. Le copie complessive dei quotidiani che comporranno la rete pubblicitaria guidata dalla concessionaria RCS toccheranno 1.354.193 copie (fonte Ads, ottobre 2013) e gli utenti unici nel giorno medio di Corriere.it, Gazzetta.it, LaStampa.it e i siti dei marchi recentemente entrati in portafoglio raggiungeranno i 1.738.140 utenti. Il messaggio che l’operazione trasmette al mercato è che la perdurante e generalizzata crisi della stampa tradizionale può essere arginata esclusivamente attraverso iniziative di concentrazione in attesa che l’antichissimo medium trovi un suo assestamento anche e soprattutto di natura strutturale e tecnologica. (E.G. per NL)