Fervono le attività nella sede di via Solferino del Corriere della Sera: si celebra il successo del nuovo inserto L’Economia, si attende la conclusione della fase di rodaggio dell’edizione rinnovata del magazine Sette e soprattutto si accelerano i preparativi per il lancio dell’edizione torinese del quotidiano, che si porrà in diretta concorrenza con La Stampa e Repubblica. La prima mossa dell’editore Urbano Cairo risale al “furto” della prima firma di La Stampa, Massimo Gramellini, cui è stato offerto il posto di vicedirettore in via Solferino, a Milano. Apparentemente un allontanamento dalla scena piemontese, poi rivelatasi solo una strategia per avere il tempo necessario ai preparativi: sono molti gli interessi che legano Cairo a Torino, dalle proprie origini alla presidenza della squadra di calcio granata. Il gruppo Repubblica-Stampa non è rimasto a guardare, a sua volta sottraendo il caporedattore della sede capitolina del Corriere Sergio Rizzo, ora vicedirettore a Repubblica. È caduto in piedi Cairo, che ha affidato il ruolo vacante a Giuseppe Di Piazza, già direttore di Max e di Sette, poi articolista per il Corsera. Scaramucce e strategie che preludono alla vera battaglia tra testate: La Stampa punta a mantenere il predominio sul territorio piemontese, difendendolo dall’espansionismo editoriale di Cairo, che con una ricca e forte edizione del Corriere della Sera punta al primo posto anche a Torino. (V.D. per NL)