In fin dei conti, poteva andare peggio. Anzi, c’è persino chi predica ottimismo. In concomitanza con l’uscita dei risultati riguardanti il mercato pubblicitario del settore della carta stampata, diffusi dall’Osservatorio Stampa Fcp, si è tenuto a Milano, nella sede di Mediobanca, un incontro con i big del settore dell’editoria.
Obiettivo: analizzare l’evoluzione del mercato pubblicitario in Italia. I risultati diffusi da Fcp parlano di un lieve ma incoraggiante aumento degli investimenti nel settore stampa, in Italia, che lascia presagire la fine del periodaccio, culminato lo scorso anno, quando alla crisi strutturale del settore si era aggiunta la crisi economica internazionale galoppante. Nonostante il trend sia ancora comprensibilmente negativo (-0,5%), infatti, il momento nero sembra alle spalle. Rispetto a un anno fa, il primo trimestre del 2010 ha fatto registrare un incremento del fatturato dell’editoria quotidiana del 2,8%, mentre i periodici, che pur continuano a perdere (-7%), sembrano in leggera ripresa. Aumentano gli spazi per i quotidiani (+9,3%), così suddivisi: +12,1% a spazio per i commerciali, +10,6% per la tipologia Di Servizio, -6,8% per Rubricata e aumento del 9,6% per i locali. Il fatturato, si diceva, cresce del 2,8%, ripartiti tra il +10,3% dei commerciali, il calo dell’11,8% per i Di Servizio, il -6,3% per la tipologia Rubricata e una lieve crescita (+2%) per i locali. Il calo dei free press (-12% di fatturato e -16,8% a spazio) ha riportato i quotidiani a pagamento a trainare il settore. Capitolo settimanali. Pur con dati ancora in negativo, i settimanali hanno riportato una poderosa inversione del trend: -0,1% sul fatturato e +3,6% sugli spazi: nel 2009 i dati, rispettivi, erano – 35,2% e – 28,9%. Continuano a calare (-15% e -12,5%), invece, le altre periodicità. Ieri, intanto, presso la sede di Mediobanca in Piazzetta Cuccia, a Milano, si è tenuta una tavola rotonda convocata da Mediobanca, cui hanno partecipato tutti i big dell’editoria italiana, per discutere dell’andamento del mercato pubblicitario nel settore. Ne è venuta fuori un’impressione generale di cauto ottimismo. Il report riporta la previsione che nel 2010 "tutti i media dovrebbero registrare una ripresa": la tv grazie al digitale terrestre, la radio con la sua crescita portentosa, i periodici "potrebbero rivelarsi una bella sorpresa" e l’online che vedrà crescere il suo peso specifico. Si intravede, forse, la fine del tunnel. (L.B. per NL)