Il giornalista d’origine egiziana, esperto di rapporti tra Occidente ed Oriente, apre il suo nuovo sito web.
Giornalista e scrittore di fama nazionale,politicamente impegnato ed esperto di cultura araba e di relazioni tra Occidente e mondo arabo, Magdi Allam ha aperto lo scorso 7 aprile il suo nuovo sito web, www.magdiallam.it. Il giornalista, nato al Cairo, in Egitto, ma presto trasferitosi in Italia, è da sempre individuato come una sorta di ponte tra il mondo musulmano (cui appartiene per nascita) e quello europeo ed occidentale, nel quale vive ed è perfettamente integrato. Tuttavia, negli ultimi anni, la sua attività di scrittore ha dato vita ad alcune opere, spesso e volentieri best seller, che hanno portato Allam su una strada differente, una strada coraggiosa ma, allo stesso tempo, piuttosto estremista nel suo tentativo di voler parlare di islam come qualcosa di congenitamente violento e guerrafondaio, contrapposto alla presunta cultura pacifista del cristianesimo. Alcune sue opere, da “Diario dell’Islam” a “Viva Israele”, gli hanno provocato non poche critiche, nonché non pochi nemici, tanto nel mondo arabo quanto in quello intellettuale italiano, da cui più volte è stato definito come “servitore politico” della chiesa di Roma. Tuttavia, certamente Allam è un personaggio molto particolare, che sa far parlare di sé. E lo fa spesso. Nel 2006 Magdi Allam è stato insignito del premio giornalistico “Dan David”, istituito dall’omonima fondazione israeliana in onore di un imprenditore israeliano. Il premio, dotato di 1 milione di dollari, gli è stato assegnato per “il suo incessante lavoro mirante a favorire la comprensione e la tolleranza fra le culture”. Seppure le sue opere non siano certo un modello di dialogo, ma piuttosto un tentativo se non di rottura, perlomeno di critica pesante nei confronti del mondo islamico. Premio giornalistico, si diceva. Sì, perché Magdi Allam è prima di tutto un giornalista. Collaboratore prima de “il Manifesto” e poi di “Repubblica”, nel 2003 approda al “Corriere della Sera”, di cui attualmente è vicedirettore ad personam, ovvero senza influenza sulla linea politica del giornale (carica, quindi, più simbolica, per ciò che Allam rappresenta, che operativa). Lo scorso 7 gennaio, infine, ha inaugurato il suo portale web, con l’obbiettivo principe, sostiene, di criticare “la linea editoriale e la filosofia del mondo dell’informazione del nostro Paese, un’informazione lacunosa sul piano della eticità, orientata da considerazioni di natura commerciale, che premia lo scandalismo, il gossip, i morti ammazzati, le notizie truci”. Ad accompagnarlo in questa avventura, oltre alla moglie Valentina Colombo, docente di lingue e letteratura araba e islamistica, anche Gianluigi Cesta, ventottenne laureato in giurisprudenza ed esperto in tema di sicurezza, Marina Fioretto, laureata in letteratura, Paolo Lattanzi, responsabile web master e Alessandro Rossi, tecnico informatico. A quando l’ingresso in politica? (G.M. per NL)