Ennesimo caso di demonetizzazione di un canale YouTube ad alta attrattività di utenti. Che non ci stupisce: come avvertiamo ormai da anni, gli editori devono prendere consapevolezza che aumentare il traffico sui social a danno delle piattaforme di proprietà è una strategia pericolosissima.
I social devono esclusivamente essere strumentali ai siti degli editori. Mai, per nessun motivo, il contrario.
La demonetizzazione di YouTube sul canale di ByoBlu
Ne sa qualcosa Claudio Messora del portale di controinformazione ByoBlu, boicottato nuovamente da YouTube.
E questa volta con una contromisura puntiva più perfida: attraverso la demonetizzazione il traffico non viene toccato (così rimanendo a favore di YouTube). Ma la monetizzazione è sospesa.
Stop agli abbonamenti
“Dopo due settimane di sospensione assolutamente illegittime, da parte di Youtube, oggi (23/02/2021, ndr) all’improvviso anche a Byoblu è stata revocata la possibilità di fare pubblicità, e le migliaia di abbonati maturati nel tempo sono stati tutti sospesi unilateralmente”, spiega il giornalista sul sito di Byoblu a riguardo della misura di demonetizzazione.
YouTube brucia i granai
“In guerra si bruciano i depositi di grano, per affamare il nemico. Le multinazionali ti affamano allo stesso modo: togliendoti da mangiare. Byoblu è cresciuta tanto nell’ultimo anno. Per questo fa paura. E da Youtube raccoglievamo legittimamente oltre 20 mila euro al mese. Un quarto di quello che ci serve per continuare a trasmettere ogni mese“, continua Messora.
Ci serve tempo
“Ventimila euro, in abbonamenti da 3 euro al mese, tolte le spese e le commissioni, significa che ci servono circa 8 mila abbonati in più ad un piano di sostegno, solo per pareggiare i conti e comprare tempo“, spiega l’editore.
Dobbiamo renderci indipendenti
“Tempo per realizzare una concessionaria di pubblicità che dia voce ai piccoli e medi imprenditori onesti, che non delocalizzano, che non sfruttano la manodopera, che realizzano prodotti salutari, che generano benessere.
Tempo per terminare il portale di commercio elettronico che darà spazio ai loro prodotti e vi permetterà di fare la spesa sostenendo il tessuto imprenditoriale italiano e rinforzando l’informazione libera e indipendente“.
Il rischio di dipendere da terze parti: in un giorno dimezzati i ricavi
“Ci abbiamo messo un anno a mettere insieme 14 mila abbonati ai piani di sostegno mensili. In un giorno sono stati dimezzati. Youtube dice che diffondiamo contenuti incentrati su argomenti controversi e dannosi per gli spettatori. Il mondo che vogliono loro è un mondo dove i contenuti sono invece tutti schiacciati su posizioni non controverse, cioè un mondo nel quale sono tutti d’accordo sulla versione unica autorizzata (da chi?). Pensare è dannoso”.
Non si capisce che cosa avremmo violato
“E infatti, leggendo le politiche da loro stessi indicate, non si capisce che cosa avremmo violato. Non si capisce perché non lo possono scrivere. Non lo possono scrivere perché i nostri contenuti sono dannosi solo per loro. Sono dannosi per chi vuole controllare e manipolare i cittadini”.
I debunker invece, pagati dal potere finanziario, sono utili
“Sono dannosissimi per chi controlla i media, addirittura letali per gli spin doctor, per il grande editore unico globale, per i potenti di Davos. Noi non dobbiamo esistere: siamo dannosi. I debunker invece, pagati dal potere finanziario, sono utili”, insiste Messora.
Oltre mezzo milione di iscritti su Youtube
Byoblu ha oltre mezzo milione di iscritti su Youtube “e altre centinaia di migliaia che ogni giorno lo guardano sui social, sulle App che abbiamo creato per voi, per darvi un luogo libero da censure dove guardare i vostri video, sul digitale terrestre, in cinque regioni”.
11 mln di ore monetizzabili
“Ecco perché siamo dannosi, perché a fronte di 4 mila ore di visualizzazione pubbliche richieste da Youtube per essere “monetizzabili”, noi ne sviluppiamo periodicamente quasi 11 milioni. Siamo dannosi perché siamo troppo bravi per loro. E si sa, che la libertà te la danno ma solo se non sei capace ad usarla”.
Convergere su piattaforme proprie
“Stiamo lavorando da mesi alla conversione delle entrate di Byoblu e di DavveroTV a formule che il potere non può controllare, ma abbiamo bisogno di comprare ancora un po’ di tempo. Siamo sul ring e non abbiamo finito di combattere”, conclude l’editore di ByoBlu. (E.G. per NL)