Si definiscono nuove possibili misure di sostegno a favore dell’editoria, anche digitale: elevazione credito d’imposta per chi fa pubblicità ed estensione sui costi per server, hosting, banda.
Il sottosegretario all’editoria Andrea Martella ha esposto quelle che saranno le misure a sostegno del settore nel corso della c.d. “fase 2”, ovvero la riapertura delle attività produttive.
Nell’intervento Martella ha sottolineato come, in questa fase di progressiva ripartenza, sarà necessario assumere ulteriori misure per fronteggiare i danni economici causati dalla crisi da Covid-19.
Nello specifico le misure riguarderanno un ulteriore potenziamento del credito di imposta sugli investimenti pubblicitari, la previsione di un’agevolazione fiscale sull’acquisto della carta e una misura a favore delle testate in versione digitale per le spese sostenute per servizi di server, hosting e banda larga.
Credito di imposta su investimenti pubblicitari e su acquisto carta
Su NL abbiamo dato seguito ai provvedimenti adottati dal D.L. “Cura Italia” in merito agli investimenti pubblicitari, ora occorre sottolineare come, con molta probabilità, l’aliquota unica sarà portata dalla misura del 30% a quella del 50%. Ciò che ancora non è stato chiarito è l’entità delle risorse complessivamente stanziate.
Il sottosegretario ha anche confermato che ci sarà un credito di imposta sull’acquisto della carta, che sarà probabilmente esteso a coloro che pubblicano libri. L’unico limite previsto per quest’ultima misura sarebbe quello di non beneficiare già di contributi pubblici.
Misure di sostegno per l’editoria digitale
Una tra le principali novità presentate riguarda l’adozione di misure per sostenere l’editoria digitale. Infatti, Martella afferma che verrà introdotto un “credito di imposta ad hoc per i servizi digitali, servizi di server, hosting e banda larga rivolti alle testate edite in formato digitale. Le testate online hanno svolto e stanno svolgendo un presidio informativo rilevante nell’emergenza sanitaria ed è quindi opportuno introdurre una forma di sostegno ad esse mirata. È una misura fortemente innovativa e che punta ad offrire alle testate giornalistiche una nuova forma di sostengo idonea ad accompagnare i processi di trasformazione digitale che di fatto questa crisi ha accelerato”.
Bonus 600 euro
Sul fronte della tutela del reddito, il sottosegretario afferma di essere al lavoro per riconfermare il bonus da 600 euro nel provvedimento che sarà adottato dal governo. Questa indennità sarà dedicata ai giornalisti precari, autonomi o a basso reddito iscritti all’INPGI 2.
Recepimento direttiva copyright ed Editoria 5.0
Dopo il decreto di fine aprile (che in realtà potrebbe vedere la luce a maggio), il lavoro sarà orientato al recepimento della direttiva UE 790/2019, le cui audizioni parlamentari partiranno la prossima settimana in modo da permettere l’adozione dei necessari decreti legislativi entro fine anno.
Martella prosegue il suo intervento parlando della riforma dell’editoria, sostenendo la necessità di una cornice organica per il riordino del settore. Infatti, sul progetto Editoria 5.0 il sottosegretario afferma che “dopo 40 anni dall’ultima legge organica e a maggior ragione in questo difficile frangente per la filiera editoriale occorrono un quadro normativo rinnovato e risorse certe e stabili”. Anche in questo caso, le basi della riforma vorrebbero essere poste entro fine anno, con la prossima legge di bilancio.
Lotta alla pirateria
Bonus una tantum per edicole, riequilibrio INPGI e proroga contratti con agenzie di stampa
Oltre alle misure previste dal D.L. “Cura Italia”, per le edicole si sta valutando un bonus una tantum “per i maggiori oneri correlati allo svolgimento dell’attività durante l’emergenza sanitaria”.
Da ultimo, Martella afferma che si prenderà in considerazione con le amministrazioni interessate “l’opportunità di differire il termine per il completamento delle procedure di riequilibrio dell’INPGI, oggi fissato al 30 giugno 2020”, mentre, per quanto riguarda i contratti delle agenzie di stampa in essere con il Governo si starebbe valutando una proroga degli stessi. (A.N. per NL)