Approvati la scorsa settimana i risultati consolidati al 30 giugno 2015 del Gruppo editoriale L’Espresso presentati dall’Amministratore Delegato Monica Mondardini.
Nei primi cinque mesi del 2015 gli investimenti pubblicitari complessivi (dati Nielsen Media Research) hanno mostrato un calo dell’1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2014; sebbene l’evoluzione sia ancora negativa, la flessione risulta meno accentuata di quella registrata nell’esercizio precedente (-2,5%). Tutti i mezzi, con la sola eccezione della radio, hanno registrato decrementi: la televisione (- 0,7%), la stampa (-5,0%) ed internet (-2,2%, esclusa la componente Search e Social). La radio ha riportato un significativo incremento (+5,5% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Per quanto riguarda la pubblicità su stampa, la flessione si va contenendo rispetto a quanto riscontrato nei precedenti esercizi: in particolare, la perdita della raccolta locale si attesta al – 4,1% e quella della raccolta nazionale al -5,5%. Quanto alle diffusioni, i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa) riferiti al periodo da gennaio a maggio 2015 indicano una flessione delle vendite dei quotidiani del 9,9%, in linea con il trend registrato nel 2014; va osservato che parallelamente sono in aumento gli abbonamenti digitali ai quotidiani, ma tale incremento non compensa, allo stato, la perdita di copie nel formato e canale tradizionale. Il Gruppo ha chiuso il primo semestre 2015 con un risultato netto positivo pari a €22,1mn. I ricavi consolidati del Gruppo, pari a €305,7mn, hanno registrato un calo del 5,3% rispetto al primo semestre del 2014 (€322,7mn). I ricavi diffusionali, pari a €109,3mn, hanno mostrato una flessione del 4,8% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€114,8mn), in un mercato che, come sopra riportato, continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (- 9,9%). La Repubblica, sulla base dei dati ADS (Maggio 2015), si è confermato quale primo quotidiano d’informazione per copie vendute in edicola, abbonamenti e altri canali di legge, e, sulla base dei dati Audipress (Indagine 2015/I) ha registrato 2,3 milioni di lettori giornalieri dell’edizione tradizionale. Il quotidiano conta, inoltre, 73 mila abbonati medi ai propri prodotti digitali (Repubblica+ e Repubblica Mobile). Il network dei quotidiani locali, che in base alle rilevazioni Audipress conta 2,9 milioni di lettori medi giornalieri, ha registrato un andamento delle diffusioni meno negativo di quello settoriale. Complessivamente il Gruppo conta attualmente 100 mila abbonati medi alle edizioni digitali delle sue testate giornalistiche. I ricavi pubblicitari hanno registrato un calo del 3,7%; le tendenze sono contrastanti: se radio ed internet hanno mostrato una dinamica positiva, la raccolta su stampa riflette l’andamento ancora negativo del mercato. La radio è cresciuta del 3,5%, con una dinamica molto positiva di Radio Capital e m2o. Internet, in controtendenza rispetto al mercato, ha registrato una crescita del 2,8% sostenuta anche dal confermato posizionamento di leader di Repubblica.it, la cui Total Digital Audience ammonta a 1,6 milioni di utenti unici giornalieri, con un distacco del 21% sul secondo sito; positivo anche l’andamento dell’audience dei siti dei quotidiani locali che hanno raggiunto una Total Digital Audience media di 418 mila utenti unici giornalieri (+6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). I costi sono scesi del 6,6%, con una riduzione sostanzialmente equivalente a quella dei ricavi; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali, grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, ed i costi di gestione e amministrazione, in particolare per quanto concerne i costi generali. Il margine operativo lordo consolidato è ammontato a €31,0mn, equivalente a quello del primo semestre 2014. Il risultato operativo consolidato è stato pari a €23,6mn, in linea rispetto a quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Per area di attività, la stampa ha mostrato una buona tenuta della redditività e la radio ha registrato una crescita. Gli oneri finanziari sono scesi dai €6,5mn del primo semestre 2014 agli attuali €4,4mn, grazie alla riduzione dell’indebitamento ed al nuovo programma di finanziamento finalizzato nel corso dell’esercizio 2014. Nel corso del primo semestre 2015 è stata realizzata la cessione del canale televisivo DeejayTV a Discovery Italia, dando luogo ad una plusvalenza di €9,3mn. Tenuto conto di quanto precede, il risultato netto consolidato è stato pari a €22,1mn, contro €3,8mn nel primo semestre del 2014. L’indebitamento finanziario netto consolidato, pari a €5,0mn al 30 giugno 2015, mostra un’ulteriore riduzione rispetto ai €34,2mn di fine 2014 e ai €66,8mn al 30 giugno 2014, grazie all’incasso del finanziamento soci concesso a Persidera per €21,3mn ed ai €11,8mn generati dalla vendita di All Music. L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine giugno a 2.276 dipendenti e l’organico medio del periodo è stato inferiore del 4,0% rispetto al primo semestre del 2014. (E.G. per NL)