Editoria. L’Espresso, consolidato al 30/09: galoppa la radio (soprattutto Capital e m2o), male tutto il resto

Il Cda del Gruppo Editoriale L’Espresso S. p. A. ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2015, presentati dall’a.d. Monica Mondardini.

Positivo il risultato netto (+ 24,5 milioni). Continua a pesare il calo della pubblicità: radio in controtendenza, segno negativo per il mercato del web, ma positivo per l’area digitale del Gruppo. Repubblica si conferma primo quotidiano più venduto in edicola, Repubblica.it mantiene la sua leadership fra i siti di news. Andamento del mercato. Nei primi otto mesi del 2015 gli investimenti pubblicitari complessivi (dati Nielsen Media Research) hanno mostrato un calo del 2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2014; tale andamento è analogo a quello registrato nell’esercizio precedente, che chiuse in calo del 2,5%. Tutti i mezzi, con la sola eccezione della radio, hanno registrato decrementi: la televisione (-2,7%), la stampa (-6,2%) ed internet (-2,1%, esclusi i settori Search e Social Network). La radio, invece, ha riportato un significativo incremento (+9,7% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Per quanto riguarda la pubblicità su stampa, la flessione (-6,2%) è minore di quanto riscontrato nel precedente esercizio (-8,5% nell’intero 2014): in particolare, il calo della raccolta locale si attesta al -4,5% (-7,9% nel 2014) e quello della raccolta nazionale al -7,2% (-8,8% nel 2014). Quanto alle diffusioni, i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa) riferiti al periodo da gennaio ad agosto 2015 indicano una flessione delle vendite dei quotidiani del 9,4%, in linea con il trend registrato nel 2014. Il Gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2015. Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un risultato netto positivo pari a €24,6mn. I ricavi consolidati del Gruppo, pari a €439,6mn, hanno registrato un calo del 5,6% rispetto ai primi nove mesi del 2014 (€465,8mn). I ricavi diffusionali, pari a €166,0mn, hanno mostrato una flessione del 5,6% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€175,8mn), in un mercato che, come sopra riportato, continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-9,4%). La Repubblica, sulla base dei dati ADS (Agosto 2015), si è confermato quale primo quotidiano d’informazione per copie vendute in edicola, abbonamenti e altri canali di legge, e, sulla base dei dati Audipress (Indagine 2015/II) ha registrato 2,3 milioni di lettori giornalieri dell’edizione tradizionale. m2o - Editoria. L'Espresso, consolidato al 30/09: galoppa la radio (soprattutto Capital e m2o), male tutto il restoI quotidiani locali, la cui readership media giornaliera in base alle rilevazioni Audipress ammonta a 2,8 milioni di lettori, hanno registrato un calo delle diffusioni significativamente meno pronunciato di quello settoriale. 93 mila gli abbonati medi per le testate digitali del Gruppo. I ricavi pubblicitari hanno registrato un calo del 4,4%; le tendenze sono contrastanti: se la raccolta su stampa riflette l’andamento ancora negativo del mercato, radio ed internet hanno mostrato una dinamica positiva. La radio è cresciuta del 6,1%, con incrementi a due cifre di Radio Capital e m2o. Internet, in controtendenza rispetto al mercato, ha registrato una crescita del 2,8% sostenuta anche dal confermato posizionamento di leader di Repubblica.it, la cui Total Digital Audience ammonta a 1,5 milioni di utenti unici giornalieri, con un distacco del 26% sul secondo sito; positivo anche l’andamento dei siti dei quotidiani locali che hanno raggiunto una Total Digital Audience media di 410 mila utenti unici giornalieri. I costi sono scesi del 6,6%, con una riduzione superiore a quella dei ricavi; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali (-12,4%), grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, i costi di logistica e distribuzione (-5,9%), per la razionalizzazione operata sui trasporti, ed i costi di gestione e amministrazione (-2,2%), grazie alle misure adottate per il contenimento del costo del lavoro e delle spese generali. Il margine operativo lordo consolidato è ammontato a €40,9mn rispetto ai €41,8mn dei primi nove mesi del 2014. Il risultato operativo consolidato è stato pari a €29,9mn, in linea con quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€30,0mn). La redditività per area di attività mostra una buona tenuta per i quotidiani ed un incremento per le radio. Gli oneri finanziari sono scesi da €9,8mn nei primi nove mesi del 2014 agli attuali €6,5mn, grazie alla riduzione dell’indebitamento ed al nuovo programma di finanziamento finalizzato nel corso dell’esercizio 2014. Nel corso del 2015 è stata realizzata la cessione del canale televisivo DeejayTV a Discovery Italia, dando luogo ad una plusvalenza di €9,5mn. Il risultato netto consolidato è stato pari a €24,6mn, contro €4,6mn nei primi nove mesi del 2014; anche escludendo la plusvalenza netta realizzata (€9,5mn), l’utile registra una significativa progressione, attestandosi a €15,1mn, grazie alla tenuta dei risultati del core business, pur in un contesto ancora critico, al riassetto delle attività televisive (il cui contributo al risultato netto consolidato, esclusa la plusvalenza di cui sopra, passa da -€2,4mn a +€1,5mn), alla riduzione degli oneri finanziari ed al minore onere fiscale. Radio%20Dee%20Jay - Editoria. L'Espresso, consolidato al 30/09: galoppa la radio (soprattutto Capital e m2o), male tutto il restoL’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2015 ammontava a €8,1mn; l’avanzo finanziario del periodo è stato pari a €26,1mn, di cui €12,0mn generati dalla vendita di All Music (da notare che nel periodo il Gruppo ha incassato il finanziamento soci concesso a Persidera per €21,3mn e ha sostenuto esborsi straordinari per ristrutturazione per €21,8mn). L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine settembre a 2.216 dipendenti e l’organico medio del periodo è stato inferiore del 4,7% rispetto ai primi nove mesi del 2014. L’andamento del terzo trimestre conferma le linee di tendenza riscontrate già nel corso del primo semestre. I ricavi netti consolidati sono diminuiti del 6,4% con una raccolta pubblicitaria in flessione del 6,1%. Il risultato operativo consolidato è pari a €6,3mn a fronte dei €6,9mn del terzo trimestre del 2014; il risultato netto consolidato ammonta a €2,5mn. Nel corso dell’esercizio 2015, l’evoluzione del settore resta critica e sostanzialmente analoga a quella del precedente esercizio. Le diffusioni dei quotidiani e periodici registrano un calo in linea con quello del 2014. Il mercato pubblicitario, nel suo complesso, mostra anch’esso un andamento ancora recessivo e ad oggi non si sono registrati segnali di ripresa. Ciononostante, l’evoluzione per mezzi risulta meno sfavorevole per il Gruppo, tenuto conto del contenimento del calo della raccolta su stampa e della ripresa delle radio; da notare poi il netto vantaggio del Gruppo, rispetto al mercato, su internet. Quanto alle previsioni per l’intero esercizio, si può ragionevolmente ritenere che il Gruppo possa conseguire un risultato netto, anche esclusa la plusvalenza realizzata, in miglioramento rispetto a quello dell’esercizio precedente. (E.G. per NL)

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