Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Editoriale L’Espresso approva i risultati consolidati al 31 marzo 2015. Secondo la nota ufficiale, "Nel corso del primo bimestre 2015 il settore editoriale ha registrato trend analoghi a quelli che hanno caratterizzato l’esercizio 2014, sia per quanto concerne la raccolta pubblicitaria che le diffusioni di quotidiani e periodici".
Gli investimenti pubblicitari complessivi nel periodo gennaio-febbraio (dati Nielsen Media Research), hanno mostrato un calo del 5,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Per mezzi, la televisione ha registrato un decremento del 4,9%, la stampa del -8,0%, con una perdita più accentuata per la pubblicità nazionale (-11,9%) rispetto alla locale (-5,8%), e anche la raccolta su internet ha riportato una flessione del 5,3%. Unico mezzo in crescita è stata la radio, la cui raccolta ha registrato un +5,2%. Secondo L’Espresso "Vi sono, tuttavia, evidenze che il mese di marzo sia stato meno negativo, consentendo probabilmente un leggero miglioramento degli indici sull’intero trimestre". Quanto alle diffusioni, i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa) indicano nel primo bimestre del 2015 una flessione delle vendite dei quotidiani del 9,8%. Il Gruppo ha chiuso il primo trimestre 2015 con un risultato netto positivo pari a €12,0mn. I ricavi consolidati, pari a €146,6mn, hanno registrato un calo del 3,7% sul primo trimestre 2014 (€152,3mn), con una minore flessione rispetto a quella registrata nel precedente esercizio. I ricavi diffusionali, pari a €55,7mn, hanno mostrato una flessione del 3,8% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€57,9mn), in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (- 9,8%). La raccolta su radio ha mostrato una crescita del 2,6% (quindi esattamente inferiore del 50% rispetto al trend di mercato, segno ancora una volta che il comparto di Elemedia necessita di una ristrutturazione), quella su internet è stata in linea con il corrispondente periodo dello scorso esercizio (+0,1%), mentre la raccolta su stampa ha registrato un decremento del 6,9%. I costi sono scesi del 3,0%, con una riduzione sostanzialmente equivalente a quella dei ricavi; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali, grazie al proseguimento nel corso del 2014 delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, ed i costi di gestione e amministrazione, in particolare per quanto concerne i costi generali. Il margine operativo lordo consolidato è ammontato a €13,9mn, sostanzialmente in linea rispetto ai €14,2mn del primo trimestre del 2014. Il risultato operativo consolidato è stato pari a €10,2mn, equivalente a quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Per area di attività, la stampa ha mostrato una sostanziale tenuta della redditività, mentre la radio ha registrato una leggera ripresa, anche se, come detto, decisamente sottotono rispetto agli altri competitor (secondo osservatori qualificati, particolarmente bisognosa di restyling è Radio DeeJay, anche se pure Capital e m2o soffrono di appannamento). Il risultato netto consolidato ha riportato un utile di €12,0mn, contro €2,1mn nel primo trimestre del 2014. A parità di risultato operativo, l’incremento dell’utile netto, pari a €9,9mn, è dovuto a minori imposte per €2,0mn, al riassetto delle attività televisive per €1,1mn e alla plusvalenza di €6,1mn generata dall’operazione di vendita della società All Music a Discovery Italia. L’indebitamento finanziario netto, pari a €11,2mn, ha mostrato un’ulteriore riduzione di €23,1mn rispetto ai €34,2mn di fine 2014. L’avanzo finanziario del periodo derivante dalla gestione corrente è stato di €12,8mn a cui si aggiunge l’incasso di €8,8mn per la vendita di All Music. (M.L. per NL)