Secondo quanto reso pubblico da Ansa il 25 agosto, il governo tedesco ha approvato un disegno di legge volto a modificare la pena prevista per concorso in pubblicazione di materiale top secret relativo allo Stato e alla politica ottenuto da terzi.
Secondo lo Strafgesetzbuch (StGB), il codice penale tedesco, chi rende pubbliche informazioni riservate o segreti istruttori è perseguibile dalla legge e può essere condannato fino a cinque anni di reclusione. Il nuovo Ddl approvato dal governo Merkel è volto alla salvaguardia dei giornalisti, prevedendo la perseguibilità solo per le gole profonde, rispettando perciò il diritto all’informazione e di stampa. Si tratta di una causa controversa nell’ambiente legislativo europeo, ricordiamo nel nostro paese il caso Travaglio, al quale, nell’aprile 2009, fu conferito il “Premio per la libertà di stampa” da parte dell’Associazione Giornalisti Tedeschi, Djv (Deutsche Journalistenverband), ottenuto grazie alla sua denuncia di tentativi da parte dei politici italiani di influenzare il lavoro dei media e di ostacolare lo sviluppo del giornalismo critico. O ancora ricordiamo la sentenza d’appello della Corte Costituzionale tedesca del 2007 relativa al ricorso da parte del mensile politico “Cicero” relativo alla perquisizione, ritenuta illegale, dell’aprile 2005 nella redazione da parte della polizia in seguito alla pubblicazione di informazioni riservate del BKA (Bundeskriminalamt), la polizia investigativa tedesca. Grazie al nuovo disegno di legge, i giornalisti potranno pubblicare liberamente le informazioni riservate ottenute da terzi, senza andare incontro a sanzioni penali, nel rispetto della libertà di stampa e di espressione. (C.P. per NL)