La crisi colpisce non soltanto i quotidiani, in Italia di fatto, anche i periodici se la passano male.
A confermarlo, sono i nuovi dati Ads sul mese di aprile 2017 per la sfera riguardante i settimanali e per il mese di marzo 2017, al contrario, dedicato ai mensili. La corsa ai ricavi viene interrotta bruscamente ed avanzano i segni negativi, che impietosi si piazzano davanti ai vari segmenti editoriali, in modo più o meno netto, mentre quelli positivi diventano quasi un lontano ricordo. Ma non per tutti, qualcuno che si salva c’è. Conquistano infatti copie almeno quattro settimanali: Espresso con un netto +43,9%, Grazia con un +25%, Milano Finanza con il +1,6% e Settimanale Nuovo con un +1,1% (qualcuno resta stabile come Diva e Donna, che non cresce ma nemmeno arretra, in accoppiata con Gioia). Per quanto concerne il panorama dei mensili italiani, anche qui troviamo alcuni nomi che non calano ed addirittura riescono a raggiungere dei risultati in positivo: si salvano così, Cucina No Problem con un +63,9%, In Viaggio a +30,4%, Cose di Casa +7,1% e Insieme +2,1%. Anche nella prospettiva dedicata ai mensili si ancorano stabili, senza ne’ migliorare ne’ peggiorare, un’abbondante drappello di pubblicazioni che mantengono stabilmente le rispettive posizioni, partendo da Elle e Elle Decor Italia (+0,2%) fino a Gardenia (+0,4%). Importante constatare come – per quanto riguarda le testate che si innalzano verso il segno in positivo, anche per quelle che inesorabilmente scendono in picchiata verso risultati di vendita più o meno negativi – trattano materie differenti che spaziano dal gossip, all’attualità e all’informazione, sino ad arrivare ai temi d’interesse a carattere prettamente femminile. Troviamo quindi settimanali italiani in calo come Chi (-11,9%), Panorama (-23,7%) e Famiglia Cristiana (-6,7%), sino a testate dal calibro di Vanity Fair (-13%) e Donna Moderna (fissa ad un -8,8%). Come detto la crisi non colpisce solo i settimanali ma, anzi, tra i mensili i segni meno fioccano accanto a testate dedicate sia al target femminile che a quello maschile: -8,8% per Casa Facile, -6,6% per Casa in fiore, sino al pesante -25% di Cucina Italiana che viaggia con un – 17,2%, insieme a Casa moderna. A marzo, confermano l’andamento generale negativo i mensili che si occupano di motori come Auto (-22,8%), Al Volante (-15,9) e In Moto (-11,3%) che i maschili generalisti tra cui spiccano GQ e For Men che si aggirano intorno al -20%. Stessa sorte per il versante femminile. Non va nemmeno per Glamour e Vogue Italia, che girano intorno ad un -14,6% ed un -10,3%, malissimo per Cosmopolitan (-25,8%), meglio MarieClaire in low profile col suo -5%. Per le testate che possono interessare ambosessi con argomenti che si diversificano tra la cultura generale, viaggi e la conoscenza collettiva, la situazione risulta immutata rispetto al quadro d’insieme che palesa una situazione in netto peggioramento, non si salvano quindi Codé Nast Traveller, che va giù del 34,7%, Bell’Europa e Bell’Italia, che peggiorano entrambi. Infine, addirittura la divulgazione scientifica è claudicante, Focus registra intorno al -2,7% con tutte le sue varie declinazioni come Focus Junior (-8,8%) e Focus Storia (-8,4%). (E.M. per NL)