In Italia la stampa locale e regionale nel 2018 ha diffuso meno di 1,3 milioni di copie totali, in calo del 6,4% rispetto al 2017.
Ma la crisi del settore non è certo una novità, né una triste peculiarità del Bel Paese: anche in Francia il segmento editoriale locale è calato di oltre il 3% nell’ultimo anno. Tuttavia, quello che rende differente – e decisamente più vivo – il panorama francese è la scelta di molti quotidiani locali e regionali di aprire laboratori sperimentali, scuole e startup: tutte formule che consentono a giovani aspiranti giornalisti di imparare il mestiere e ai giornali di far entrare nuove abilità e competenze.
La gran parte delle startup editoriali della Francia legate alle testate locali, infatti, è indirizzata alla digitalizzazione, con la creazione di nuove piattaforme social, e-commerce, digital marketing e, con discreto successo, anche newsletter.
E, nel merito, uno dei successi maggiori è stata l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla classica newsletter apportata da Ouest-France: gli algoritmi sono in grado di selezionare i contenuti in autonomia (cioè senza la normale preselezione iniziale tipica di ogni newsletter di testate ad ampio ventaglio di argomenti), personalizzandoli in modo da essere più interessanti e “catchy” per gli utenti; questo ha fatto arrivare il tasso di apertura dell’email periodica della testata ad oltre il 50%.
La lungimiranza delle piccole testate in Francia si è manifestata nella consapevolezza che la sfida dell’innovazione si può vincere solo introiettando le competenze dei nativi digitali. Altro caso esemplare è quello del gruppo Centre France, editore del quotidiano La Montagne, che ha aperto un programma dedicato ai giovani aspiranti giornalisti e li ha anche affiancati ai colleghi più esperti affinché vi sia anche uno scambio inverso: i più giovani sono accompagnati nelle logiche del giornalismo cartaceo tradizionale, per poterlo comprendere al meglio prima di svilupparlo innovandolo. (V.D. per NL)