Ai francesi piace fare le cose da sé. Infatti, mentre i paesi di mezza Europa hanno scelto di intraprendere vie legali con ricorsi all’Antitrust per combattere l’appropriazione indebita di contenuti da parte del gigante di Mountain View, gli editori d’Oltralpe hanno optato per una strada di coesione piuttosto patriottica e finalizzata a condurre una battaglia sostanzialmente diversa, ma con fini analoghi agli altri paesi dell’Unione.
In sostanza, entro fine 2010, i giornali francesi potrebbero sottrarre i propri contenuti a Google, rimanendo uniti sotto un altro motore di ricerca: uno francese, di nuova creazione, dedicato esclusivamente a tutti gli editori che volessero impegnarsi nella monetizzazione dei propri contenuti e nella proposta di nuovi abbonamenti, anche trasversali, per la consultazione delle notizie dei principali quotidiani (non è ancora noto il nome, ma pare che il progetto abbia già preso forma e si avvia verso la conclusione). Così veniva riportato, solo due giorni fa, sul quotidiano Les Echos, nel cui articolo si inneggiava all’unione che, in questo caso, potrebbe fare la forza degli editori francesi. Google, del resto, ha creato non pochi problemi nell’ultimo biennio ai più grossi quotidiani europei e internazionali. Anche se, in qualche modo, sembra che stia tentando di rimediare con Newspass, un sistema integrato di notizie a pagamento provenienti da diverse fonti, che dovrebbe aiutare gli editori a monetizzare i propri contenuti. Quegli stessi contenuti che, evidentemente, senza Google non otterrebbero lo stesso indice di popolarità in rete. Insomma, sebbene l’impegno dei francesi sia indubbiamente meritevole e abbia destato l’interesse di molti altri editori europei, sembra che ormai sia impossibile raggiungere l’utenza di riferimento senza l’apporto delle tecnologie di Google. (M.M. per NL)