Internet, televisioni e nuovi media vivono di innovazioni e cambiamenti. Meno avvezzo a rivoluzioni è il mondo dell’editoria. Certo abbiamo assistito a restyling, cambi di formato, cambi di direzione e via dicendo, ma in fondo in fondo, le regole del gioco della carta stampata sono rimaste sempre le stesse. Invece, ogni tanto, qualcuno ci prova a fare qualcosa di diverso. A noi tocca dargliene atto e fare un grande in bocca al lupo a chi sceglie di correre dei rilevanti rischi finanziari e professionali. Questa volta sotto le luci della ribalta c’è Alessandro Sallusti, vulcanico ex direttore di Libero. Dopo aver lasciato il gruppo di Vittorio Feltri, Sallusti ha deciso di riprendere in mano la penna e gettarsi a capofitto in una nuova sfida editoriale, questa volta nella doppia veste di editore-direttore. La vecchia volpe del giornalismo lombardo farà rinascere uno storico giornale locale della provincia di Como: L’Ordine. Proverà a dargli una nuova anima ibrida: un po’ giornale locale, un po’ giornale d’opinione. Il “giornale locale d’opinione”, nuova specie nel panorama del giornalismo italico, avrà un formato simile a quello de Il Foglio e de Il Riformista. Sarà, negli ambiziosi intenti, un giornale da comprare in aggiunta al proprio quotidiano preferito, in grado di dar voce al territorio con arguzia e spirito critico, cercando di non scadere nella spesso scialba cronaca locale. Sallusti ha l’ambizioso obiettivo di arrivare a 5-10mila copie di tiratura. Se ce la facesse, sarebbe senza dubbio un successo senza precedenti (soprattutto se di pensa che Il Riformista, quotidiano d’opinione nazionale per antonomasia, fino a poco tempo fa aveva una tiratura di 15mila copie). Speriamo dunque che L’Ordine soddisfi le aspettative che un lancio in così grande stile sta generando. Quotidiani di questo tipo potrebbero ridare grinta e smalto all’informazione locale, costituendo un’ottima palestra per i tanti aspiranti giornalisti formati dal nostro sistema scolastico. (Davide Agazzi per NL)