E’ arrivato anche in Italia un sito internet che aiuta artisti e relativi fan a realizzare i propri sogni offrendo la possibilità, a questi ultimi in particolare, di finanziare album, singoli o promuovere la propria immagine con l’opportunità, per entrambe le parti, di percepire un effettivo guadagno. Il sito, noto con il nome di Soldoutmusic, utilizza un sistema di micro finanziamenti per permettere ai talent scout in erba di sostenere economicamente l’artista, anche con piccole quote; e consente ad autori emergenti di avere qualche possibilità per farsi notare dalle etichette discografiche. Naturalmente si tratta di una novità, ma solo per l’Italia: Soldoutmusic, nato ad aprile, si ispira a Bandstocks, il sito inglese pioniere nel settore. Sulla carta, questo modo di sostenere la musica appare vincente perché richiede somme davvero minime: 5 euro sono sufficienti per sostenere un progetto. La forza sta nell’unione di più quote e, raggiunta la somma di almeno 20 mila euro, l’artista può entrare in studio di registrazione e dare vita al proprio album che, una volta terminato, viene lanciato online per essere ascoltato in streaming, da chiunque visiti il sito, e per essere scaricato gratuitamente di chi ha creduto nell’artista contribuendo a livello economico. Viene spontaneo chiedersi come si possa mantenere un cantante appena affacciatosi al music business. La risposta è semplice: i ricavi derivanti dalla pubblicità online e collegati alla sua pagina web, uniti a quanto ottenuto dal download a pagamento, vengono ripartiti tra artista e coloro che hanno avuto fiducia in lui (un po’ come già succede per la ripartizione delle quote per i brani musicali depositati in S.I.A.E.). In questo modo anche i piccoli talent scout finanziatori hanno un ritorno economico. In un momento in cui l’industria discografica è in crisi e dove per scoprire nuovi talenti sembra necessario affidarsi a programmi televisivi come X-Factor, gli internauti sono impazienti di sapere chi sarà il primo artista ad avere successo grazie a questo sito. (Silvia Bianchi per NL)