L’agognato decreto, che, secondo le aspettative del Governo, dovrà rilanciare l’Italia, prevede un credito d’imposta, nella misura del 30%, per i servizi digitali. Potranno beneficiarne, per il 2020, le imprese editrici di testate iscritte al registro degli operatori di comunicazione e con almeno un dipendente occupato a tempo indeterminato.
Per beneficiare di tale agevolazione bisognerà presentare un’istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. Dunque, occorrerà attendere il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) che definirà modalità, contenuti, documentazione richiesta e termini per la presentazione della domanda.
Le spese ammissibili
Il testo della norma fornisce un elenco delle spese ammissibili: “servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale, e per information technology di gestione della connettività”.
“Questa misura risulta particolarmente interessante poichè molti quotidiani e periodici si sono spostati sul web, sostenendo spese per creare e mantenere la propria presenza online“, spiega Giovanni Madaro, economista di Consultmedia, che come di consueto sull’opportunità ha predisposto un service di assistenza per le imprese assistite.
“In questo periodo, in cui la tecnologia ha un ruolo di primo piano per il giornalismo, la previsione di un un beneficio per i servizi digitali sarà di grande utilità per gli operatori del settore“, continua Madaro.
Il credito è riconosciuto nella misura di 8 milioni di euro per l’anno 2020, che costituisce tetto di spesa.
Non cumulabile e in compensazione
“Questo sgravio fiscale non sarà cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni previste da normativa statale, regionale o europea – aggiunge il professionista -. Inoltre sarà possibile utilizzare il credito esclusivamente in compensazione, mentre il modello F24 andrà presentato in via telematica, pena lo scarto dello stesso”.
Modalità di presentazione della domanda
“Le indicazioni per presentare l’istanza saranno definite con DPCM, emanato entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto“, conclude Madaro.
Tutte le novità riguardo questo credito di imposta e le altre agevolazioni statali saranno prontamente riportate su NL, che ha già dato seguito alle principali misure introdotte dal DL “Rilancio”. (A.N. per NL)