La7: costi di produzione sotto controllo, ma online in bassa crescita. Proprio su quest’ultimo aspetto Enrico Mentana, direttore del telegiornale in onda sul settimo canale del telecomando, confermando la sua intenzione di rimanere alla guida del tg, ha deciso di adoperarsi per qualcosa di tangibile sull’online e per i giovani: in un post su Facebook ha mostrato l’intenzione di voler creare un quotidiano digitale con una redazione capace di dare nuove opportunità alle future generazioni di giornalisti.
L’importanza dell’informazione in rete è nota anche a Urbano Cairo, Presidente del Gruppo Cairo Communication, il quale – stando a quanto riportato in un articolo pubblicato sul quotidiano Italia Oggi – ha commentato alcuni dati significativi: “Il quotidiano New York Times ha 94 milioni di utenti unici nell’aprile 2018, il sito CBS ne ha 68 milioni, quello di CNN […] 122 milioni. Se guardiamo all’Italia, nei rapporti tra utenti unici di quotidiani importanti e di tv dedicate all’informazione, qualcosa non torna. Il Corriere della Sera ha 2,5 milioni di utenti unici al giorno, mentre La7, tv specializzata nell’informazione, ne ha 120 mila. Lì si deve fare di più”.
Emerge, quindi, come in Italia i numeri siano notevolmente inferiori rispetto agli Stati Uniti ed il gap di utenti tra le differenti fonti di informazione sia significativo.
Cairo conclude la sua analisi sostenendo che “si potrebbero dirottare risorse giornalistiche dipendenti di La7, dove abbiamo circa 100 giornalisti, e magari gli stessi giornalisti giovani a cui lo stesso Mentana ha fatto riferimento nella sua proposta buttata lì su Facebook”.
Tornando ai sopra accennati costi di produzione, il bilancio di La7 S.p.a. ha registrato costi di produzione (109,1 milioni di euro, con un calo del 10,4% rispetto al 2016) superiori ai ricavi. La discesa è dovuta, come noto, ai risparmi generati dall’abbandono di Maurizio Crozza e dall’utilizzo di un proprio mux, nonché dalla oculata gestione dell’imprenditore piemontese.
E’ da segnalare, inoltre, gli ottimi ascolti di questo 2018, in linea con quelli di tutta la stagione e, sperabilmente, in continuità con quelli della prossima, funzionali ad un aumento dei ricavi derivanti dalla pubblicità.
Non resta quindi che attendere quali saranno i prossimi passi del gruppo Cairo: secondo quanto affermato dal patron del Torino FC bisognerebbe, da un lato, continuare nell’implementazione dell’offerta televisiva e, dall’altro, puntare sulla comunicazione online, che si pone oggi più che mai come fonte imprescindibile di informazione. (P.G. per NL)